Vivi la vita
La vita è un'opportunità, coglila. La vita è bellezza, ammirala. La vita è beatitudine, assaporala. La vita è un sogno, fanne una realtà. La vita è una sfida, affrontala. La vita è un dovere, compilo. La vita è un gioco, giocalo. La vita è preziosa, abbine cura. La vita è una ricchezza, conservala. La vita è amore, godine. La vita è un mistero, scoprilo. La vita è promessa, adempila. La vita è tristezza, superala. La vita è un inno, cantalo. La vita è una lotta, accettala. La vita è un'avventura, rischiala. La vita è felicità, meritala. La vita è la vita, difendila.
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Istanti
Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita nella prossima cercherei di fare più errori non cercherei di essere tanto perfetto, mi negherei di più, sarei meno serio di quanto sono stato, difatti prenderei pochissime cose sul serio. Sarei meno igienico, correrei più rischi, farei più viaggi, guarderei più tramonti, salirei più montagne, nuoterei più fiumi, andrei in posti dove mai sono andato, mangerei più gelati e meno fave, avrei più problemi reali e meno immaginari. Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente e precisamente ogni minuto della sua vita; certo che ho avuto momenti di gioia ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti. Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita, solo di momenti, non ti perdere l'oggi. Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro, una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute; se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera e continuerei così fino alla fine dell'autunno. Farei più giri nella carrozzella, guarderei più albe e giocherei di più con i bambini, se avessi un'altra volta la vita davanti. Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
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Certe sere mi trovo a sognare, ipnotizzato dallo spettacolo del sole che si fonde nel mare. In quest'estasi, lo spirito mi sembra preso da una lucidità estrema,quasi chiaroveggenza. Mi domando allorase Dio non avrebbe dovuto accontentarsi della sua brillante carriera d'architetto, piuttosto che tentare l'avventura incerta della creazione dell'uomo.... |
Tutte le lettere d'amore
Tutte le lettere d'amore sono ridicole. Non sarebbero lettere d'amore se non fossero ridicole. anch'io ho scritto ai miei tempi lettere d'amore, come le altre, ridicole. Le lettere d'amore, se c'è l'amore, devono essere ridicole. Ma dopotutto solo coloro che non hanno mai scritto lettere d'amore sono ridicoli. Magari fosse ancora il tempo in cui scrivevo senza accorgermene lettere d'amore ridicole. La verità è che oggi sono i miei ricordi di quelle lettere a essere ridicoli. (Tutte le parole sdrucciole, come tutti i sentimenti sdruccioli, sono naturalmente ridicole).
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La lettera di Gabriel Garcia Marquez
Se per un istante Dio si dimenticherà che sono una marionetta di stoffa e mi regalerà un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto quello che penso, ma in definitiva penserei tutto quello che dico.
Darei valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano.
Dormirei poco, sognerei di più, andrei quando gli altri si fermano, starei sveglio quando gli altri dormono, ascolterei quando gli altri parlano e come gusterei un buon gelato al cioccolato!!
Se Dio mi regalasse un pezzo di vita, vestirei semplicemente,
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Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, il colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.
Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità. |
E' oggi: tutto l'ieri andò cadendo entro dita di luce e occhi di sogno, domani arriverà con passi verdi: nessuno arresta il fiume dell'aurora.
Nessuno arresta il fiume delle tue mani, gli occhi dei tuoi sogni, beneamata, sei tremito del tempo che trascorre tra luce verticale e sole cupo,
e il cielo chiude su te le sue ali portandoti, traendoti alle mie braccia con puntuale, misteriosa cortesia.
Per questo canto il giorno e la luna, il mare, il tempo, tutti i pianeti, la tua voce diurna e la tua pelle notturna. ———————————————————- Io non posso darti di più Non sono più di quello che sono. Ah come vorrei essere sabbia, sole in estate! Che ti sdraiassi rilassata a rilassarti. Che mi lasciassi il tuo corpo quando te ne vai, orma, tenera, tiepida, indimenticabile. E che con te se ne andasse su di te, il mio bacio lento: colore, dalla testa ai piedi bruno. Ah come vorrei essere vetro, o stoffa o legno che conserva il suo colore qui, il suo profumo qui, e nacque a tremila chilometri! Essere la materia che ti piace, che tocchi tutti i giorni e che vedi già senza guardare vicino a te, le cose -collana, boccetta, seta antica - di cui, quando senti la mancanza chiedi: "Ah! dov'è?" A come vorrei essere un'allegria fra tutte, una sola, l'allegria di cui ti rallegri tu! Un amore, un amore solo: l'amore di cui tu ti innamoreresti.
Però non sono più di quello che sono.
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Se tu mi dimentichi di Voglio che tu sappiaUna cosa.
Tu sai com’è questa cosa: se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra, se tocco vicino al fuoco l’impalpabile cenere o il rugoso corpo della legna, tutto mi conduce a te, come se cio’ che esiste aromi, luce, metalli, fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m’attendono.
Orbene, se a poco a poco cessi di amarmi cesserò d’amarti poco a poco. “Se d’improvviso mi dimentichi, non cercarmi, chè già ti avrò dimenticata “
Se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere Che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi sulla riva del cuore in cui ho le radici, pensa che in quel giorno, in quell’ora, leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra.
Ma se ogni giorno, ogni ora senti che a me sei destinatav con dolcezza implacabile. Se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi, ahi, amor mio, ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete, in me nulla si spegne né si dimentica, il mio amore si nutre del tuo amore, amata, e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia senza uscire dalle mie
Sarei già andato lontano di Johann Wolfgang Goethe
Sarei già andato lontano, tanto lontano quanto è grande il mondo, se non mi trattenessero le stelle che hanno legato il mio al tuo destino, così che solo in te posso conoscermi. E la poesia, i sogni, il desiderio, tutto mi spinge a te, alla tua natura, e dalla tua dipende la mia vita.
Le finestre di Costantino Kavafis In queste buie stanze dove passo giornate soffocanti, io brancolo in cerca di finestre. Una se ne aprisse, a mia consolazione. Ma non ci sono finestre o sarò io che non le so trovare. Meglio così, forse. Può darsi che la luce mi porti altro tormento. E poi chissà quante mai cose nuove ci rivelerebbero |
Questo amore di Jacques Prevert
Questo amore Così violento Così fragile Così tenero Così disperato Questo amore Bello come il giorno E cattivo come il tempo Quando il tempo è cattivo Questo amore così vero Questo amore così bello Così felice Così gaio E così beffardo Tremante di paura come un bambino al buio E così sicuro di sé Come un uomo tranquillo nel cuore della notte Questo amore che impauriva gli altri Che li faceva parlare Che li faceva impallidire Questo amore spiato Perché noi lo spiavamo Perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Perché noi l'abbiamo perseguitato ferito calpestato ucciso negato dimenticato Questo amore tutto intero Ancora cosi vivo E tutto soleggiato E' tuo E' mio E' stato quel che è stato Questa cosa sempre nuova E che non è mai cambiata Vera come una pianta Tremante come un uccello Calda e viva come l'estate Noi possiamo tutti e due Andare e ritornare Noi possiamo dimenticare E quindi riaddormentarci Risvegliarci soffrire invecchiare Addormentarci ancora Sognare la morte Svegliarci sorridere e ridere E ringiovanire Il nostro amore è là Testardo come un asino Vivo come il desiderio Crudele come la memoria Sciocco come i rimpianti Tenero come il ricordo Freddo come il marmo Bello come il giorno Fragile come un bambino Ci guarda sorridendo E ci parla senza dir nulla E io tremante l'ascolto E grido Grido per te Grido per me Ti supplico Per te per me per tutti coloro che si amano E che si sono amati Sì io gli grido Per te per me e per tutti gli altri Che non conosco Fermati là Là dove sei Là dove sei stato altre volte Fermati Non muoverti Non andartene Noi che siamo amati Noi ti abbiamo dimenticato Tu non dimenticarci Non avevamo che te sulla terra Non lasciarci diventare gelidi Anche se molto lontano sempre E non importa dove Dacci un segno di vita Molto più tardi ai margini di un bosco Nella foresta della memoria Alzati subito Tendici la mano E salvaci. |
Mi piace il mio corpo quand'è col tuo Mi piace il mio corpo quand'è col tuo corpo. È una cosa tanto nuova. Muscoli meglio e nervi di più. mi piace il tuo corpo. mi piace quel che fa, e il come. mi piace sentir la sua spina dorsale, le sue ossa e il tremolante -liscio-sodo che bacerò ancora ancora e ancora di te mi piace baciare questo e quello, mi piace, lentamente accarezzare, il folto elettrico pelo, e quel che viene a carne che si separa... E occhi grandi briciole d'amore, e forse mi piace il brivido di sotto me te così nuova |
Non voglio che tu te ne vada di Pedro Salinas
Non voglio che tu te ne vada, dolore, ultima forma di amare. Mi sento vivere quando mi fai del male non in te, né qui, più lontano: nella terra, nell'anno da dove vieni tu, nell'amore con lei e tutto ciò che fu. In questa realtà sprofondata, che si nega a se stessa e si ostina che mai è esistita, che fu solo un mio pretesto per vivere. Se non mi rimanessi tu, dolore, incontrastabile, io lo crederei; però mi rimani tu. Che tu sia realtà mi da la sicurezza che niente fu menzogna. E fin quando io ti sento, tu sarai per me, dolore, la prova di un'altra vita, in cui non mi affliggevi. La grande prova, a distanza, che esistette, che esiste, che mi amò, sì, che ancora la amo. |
Amore dopo amore di Derek Walcott
Tempo verrà in cui, con esultanza, saluterai te stesso arrivato alla tua porta, nel tuo proprio specchio, e ognuno sorriderà al benvenuto dell’altro,
e dirà: Siedi qui. Mangia. Amerai di nuovo lo straniero, che era il tuo Io. Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato per un altro e che ti sa a memoria. Dallo scaffale tira giù le lettere d’amore, le fotografie, le note disperate, sbuccia via dallo specchio la tua immagine. Siediti. E’ festa: la tua vita è in tavola.
Supplica a mia madre di Pier Paolo Pasolini
E' difficile dire con parole di figlio ciò a cui nel cuore ben poco assomiglio. Tu sei la sola al mondo che sa, del mio cuore, ciò che è stato sempre, prima d'ogni altro amore. Per questo devo dirti ciò ch'è orrendo conoscere: è dentro la tua grazia che nasce la mia angoscia. Sei insostituibile. Per questo è dannata alla solitudine la vita che mi hai data. E non voglio esser solo. Ho un'infinita fame d'amore, dell'amore di corpi senz'anima. Perchè l'anima è in te. Sei tu, ma tu sei mia madre e il tuo amore è la mia schiavitù: ho passato l'infanzia schiavo di questo senso alto, irrimediabile, di un impegno immenso. Era l'unico modo per sentire la vita, L'unica tinta, l'unica forma: ora è finita. Sopravviviamo: ed è la confusione di una vita rinata fuori dalla ragione. Ti supplico, ah, ti supplico: non voler morire. Sono qui, solo, con te, in un futuro aprile... [09 maggio 2005] |
Quando ti metterai in viaggio per Itaca devi augurarti che la strada sia lunga fertile in avventure e in esperienze. I Lestrigoni e i Ciclopi o la furia di Nettuno non temere, non sarà questo il genere d’incontri se il pensiero resta alto e un sentimento fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo. In Ciclopi e Lestrigoni, no certo nè nell’irato Nettuno incapperai se non li porti dentro se 1’anima non te li mette contro. Devi augurarti che la strada sia lunga. Che i mattini d’estate siano tanti quando nei porti - finalmente, e che con gioia toccherai terra tu per la prima volta: negli empori fenici indugia e acquista madreperle coralli ebano e ambre tutta merce fina, anche profumi penetranti d’ogni sorta, più profumi inebrianti che puoi, va in molte citta egizie impara una quantita di cose dai dotti. Sempre devi avere in mente Itaca raggiugerla sia il pensiero costante. Soprattutto, non affrettare il viaggio; fa che duri a lungo, per anni, e che da vecchio metta piede sull’isola, tu, ricco dei tesori accumulati per strada senza aspettarti ricchezze da Itaca. Itaca ti ha dato il bel viaggio, senza di lei mai ti saresti messo in viaggio: che cos’altro ti aspetti? E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso. Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare [16 giugno 2005] |
La vita in prosa di Eugenio Montale
Il fatto è che la vita non si spiega né con la biologia né con la teologia. La vita è molto lunga anche quando è corta come quella della farfalla - la vita è sempre prodiga anche quando la terra non produce nulla. Furibonda è la lotta che si fa per renderla inutile e impossibile. Non resta che il pescaggio nell'inconscio l'ultima farsa del nostro moribondo teatro. Manderei ai lavori forzati o alla forca chi la professa o la subisce. È chiaro che l'ignaro è più che sufficiente per abbuiare il buio.
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Così piccole mani di E.E. Cummings Il tuo più tenue sguardo facilmente mi aprirà benché abbia chiuso me stessa come dita sempre mi apri petalo per petalo come la primavera fa toccando accortamente misteriosamente la sua prima rosa e io non so quello che c’è in te che chiude e apre solo qualcosa in me comprende che è più profonda la luce dei tuoi occhi di tutte le rose. Nessuno… neanche la pioggia ha… Così piccole mani. |
Qualche volta... di Patrizia Cavalli
Qualche volta un silenzio può essere apparenza di più vasti pensieri che non possono aprirsi alla cadenza di una voce giornaliera. Ma questo non è il tuo caso cara mia: il tuo caso è soltanto totale mancanza di allegria. |
Prolungamento di un bacio di Pedro Salinas
Ieri ti ho baciato sulle labbra. Ti ho baciato sulle labbra. Intense, rosse. Un bacio così corto durato più di un lampo, di un miracolo, più ancora. Il tempo dopo averti baciato non valeva più a nulla ormai, a nulla era valso prima. Nel bacio il suo inizio e la sua fine. Oggi sto baciando un bacio; non solo con le mie labbra. Le poso non sulla bocca, no, non più - dov'è fuggita? - Le poso sul bacio che ieri ti ho dato, sulle bocche unite dal bacio che hanno baciato. E dura questo bacio più del silenzio, della luce. Perché io non bacio ora né una carne né una bocca, che scappa, che mi sfugge. No. Ti sto baciando più lontano. [14 giugno 2005] |
Amare una persona è... di O. Falworth
Averla senza possederla. Dare il meglio di sé senza pensare di ricevere. Voler stare spesso con lei, ma senza essere mossi dal bisogno di alleviare la propria solitudine. Temere di perderla, ma senza essere gelosi. Aver bisogno di lei, ma senza dipendere. Aiutarla, ma senza aspettarsi gratitudine. Essere legati a lei, pur essendo liberi. Essere un tutt’uno con lei, pur essendo se stessi. Ma per riuscire in tutto ciò, la cosa più importante da fare è... accettarla così com'è, senza pretendere che sia come si vorrebbe. |
La meditazione
La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati. La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite. E' la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più. Ci domandiamo: " Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso? " In realtà chi sei tu per NON esserlo? Siamo figli di Dio. Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo. Non c'è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicchè gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini. Siamo nati per rendere manifesta la gloria di Dio che è dentro di noi. Non solo in alcuni di noi: è in ognuno di noi. E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso. E quando ci liberiamo dalle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri.
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(Omar Falworth)
Ho imparato... di Andy Rooney Ho imparato... che la miglior aula del mondo è ai piedi di una persona anziana. Ho imparato... che quando sei innamorato, si vede. Ho imparato... che appena una persona mi dice, "Mi hai reso felice!", mi rende felice. Ho imparato... che avere un bambino addormentato fra le braccia è una delle cose del mondo che piu rendono sereni. Ho imparato... che essere gentili è piu importante dell'aver ragione. Ho imparato... che non bisognerebbe mai dire no ad un dono fatto da un bambino. Ho imparato... che posso sempre pregare per qualcuno, quando non ho la forza di aiutarlo in qualche altro modo. Ho imparato... che non importa quanto la vita richieda che tu sia serio................ognuno ha bisogno di un amico con cui divertirsi. Ho imparato... che talvolta tutto cio di cui uno ha bisogno è una mano da tenere ed un cuore da capire. Ho imparato... che semplici passeggiate con mio padre attorno all'isolato nelle notti d'estate quand'ero bambino, sarebbero stati miracoli per me da adulto. Ho imparato... che la vita è come un rotolo di carta igienica......piu ti avvicini alla fine, piu velocemente va via. Ho imparato... che dovremmo essere contenti per il fatto che Dio non ci dà tutto quel che gli chiediamo. Ho imparato... che i soldi non possono acquistare la classe. Ho imparato... che sono i piccoli avvenimenti giornalieri a fare la vita così spettacolare. Ho imparato... che sotto il duro guscio di ognuno c'è qualcuno che vuole essere apprezzato e amato. Ho imparato... che il Signore non ha fatto tutto ciò in un giorno solo. Cosa mi fa pensare che io potrei? Ho imparato... che ignorare i fatti non cambia i fatti. Ho imparato... che quando progetti di prenderti la rivincita su qualcuno, stai solo facendo in modo che quella persona continui a ferirti. Ho imparato... che l'amore, non il tempo, guarisce tutte le ferite. Ho imparato... che per me il modo piu semplice di crescere come persona è circondarmi di gente piu abile di me. Ho imparato... che ogni persona che incontri merita d'essere salutata con un sorriso. Ho imparato... che non c'é niente di più dolce che dormire coi tuoi bambini e sentire il loro respiro sulle tue guance. Ho imparato... che nessuno è perfetto, fino a quando non te ne innamori. Ho imparato... che la vita é dura, ma io sono piu duro. Ho imparato... che le opportunità non si perdono mai, qualcuno sfrutterà quelle che hai perso tu. Ho imparato... che se dai rifugio all'amarezza, la felicità attraccherà da qualche altra parte. Ho imparato... che desidererei aver detto una volta in più a mio padre che lo amavo, prima che se ne andasse. Ho imparato... che ognuno dovrebbe rendere le proprie parole soffici e tenere, perché domani potrebbe doverle mangiare. Ho imparato... che un sorriso è un modo non costoso di valorizzare i tuoi sguardi. Ho imparato... che non posso scegliere come sentirmi, ma posso scegliere cosa farci. Ho imparato... che quando tuo nipote neonato tiene il tuo mignolo nel suo piccolo pugno, sei agganciato per tutta la vita. Ho imparato... che chiunque vuole vivere sulla vetta della montagna, tutta la felicita e la crescita si trovano mentre la si scala. Ho imparato... che è meglio dare consigli in due sole circostanze : quando sono richiesti e quando c'è pericolo di morte. Ho imparato... che meno tempo ci lavoro, più cose mi trovo fatte. |
Il tuo più tenue sguardo di Edward Estlin Cummings
Il tuo più tenue sguardo facilmente mi aprirà benché abbia chiuso me stesso come dita sempre mi apri petalo per petalo come la primavera fa toccando accortamente misteriosamente la sua prima rosa e io non so quello che c'è in te che chiude e apre solo qualcosa in me comprende che è più profonda la voce dei tuoi occhi di tutte le rose Nessuno
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Voglio te, solo te! Lascia che il mio cuore lo ripeta senza fine.
Tutti i desideri che mi distraggono di giorno e di notte in sostanza sono fasulli e vani.
Come la notte tiene nascosta nel buio l'ansia di luce così nel profondo del mio cuore senza ch'io me ne renda conto un grido risuona: Voglio te, solo te!
Come la tempesta cerca la quiete mentre ancora lotta contro la quiete con tutte le sue forze così io mi ribello e lotto contro il tuo amore ma grido che voglio te, solo te.
La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell'uomo. É così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L'uomo ci arriva solo dopo la morte.
La poesia è il salvagente cui mi aggrappo quando tutto sembra svanire. Quando il mio cuore gronda per lo strazio delle parole che feriscono, dei silenzi che trascinano verso il precipizio. Quando sono diventato così impenetrabile che neanche l'aria riesce a passare.
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La vita in prosa di Eugenio Montale
Il fatto è che la vita non si spiega né con la biologia né con la teologia. La vita è molto lunga anche quando è corta come quella della farfalla - la vita è sempre prodiga anche quando la terra non produce nulla. Furibonda è la lotta che si fa per renderla inutile e impossibile. Non resta che il pescaggio nell'inconscio l'ultima farsa del nostro moribondo teatro. Manderei ai lavori forzati o alla forca chi la professa o la subisce. È chiaro che l'ignaro è più che sufficiente per abbuiare il buio. [18 maggio 2005] |
Amore a prima vista di W. Szymborska
Sono entrambi convinti che un sentimento improvviso li unì. E' bella una tale certezza ma l'incertezza è più bella.
Non conoscendosi prima, credono che non sia mai successo nulla fra loro. Ma che ne pensano le strade, le scale, i corridoi dove da tempo potevano incrociarsi?
Vorrei chiedere loro se non ricordano - una volta un faccia a faccia forse in una porta girevole? uno "scusi" nella ressa? un "ha sbagliato numero" nella cornetta? - ma conosco la risposta. No, non ricordano.
Li stupirebbe molto sapere che già da parecchio il caso stava giocando con loro.
Non ancora del tutto pronto a mutarsi per loro in destino, li avvicinava, li allontanava, gli tagliava la strada e soffocando un risolino si scansava con un salto.
Vi furono segni, segnali, che importa se indecifrabili. Forse tre anni fa o il martedì scorso una fogliolina volò via da una spalla all'altra? Qualcosa fu perduto e qualcosa raccolto. Chissà, era forse la palla tra i cespugli dell'infanzia?
Vi furono maniglie e campanelli in cui anzitempo un tocco si posava sopra un tocco. Valigie accostate nel deposito bagagli. Una notte, forse, lo stesso sogno, subito confuso al risveglio.
Ogni inizio infatti è solo un seguito e il libro degli eventi è sempre aperto a metà. |
La Poesia Sii la Mia Notte di Josip Pupacic
Vieni tu che sei mia, nella mia notte. Crea, tu che sei mia, la mia notte. Quieta questa quiete. Calma questa calma. Annega questa morta. Allarga questa stanza. Abbatti questo muro. Alza questo cielo. Dona pace a queste ombre. Falcia questa pioggia. Rendi musica queste lacrime. Fai fiorire queste mani. Seppellisci queste parole. Guarisci questi occhi. Diventa la mia notte. Siila mia notte. |
Il tuo sorriso di Pablo Neruda
Toglimi il pane, se vuoi, toglimi l'aria, ma non togliermi il tuo sorriso. Non togliermi la rosa, la lancia che sgrani, l'acqua che d'improvviso scoppia nella tua gioia, la repentina onda d'argento che ti nasce. Dura è la mia lotta e torno con gli occhi stanchi, a volte, d'aver visto la terra che non cambia, ma entrando il tuo sorriso sale al cielo cercandomi ed apre per me tutte le porte della vita. Amor mio, nell'ora più oscura sgrana il tuo sorriso, e se d'improvviso vedi che il mio sangue macchia le pietre della strada, ridi, perché il tuo riso sarà per le mie mani come una spada fresca. Vicino al mare, d'autunno, il tuo riso deve innalzare la sua cascata di spuma, e in primavera, amore, voglio il tuo riso come il fiore che attendevo, il fiore azzurro, la rosa della mia patria sonora. Riditela della notte, del giorno, della luna, riditela delle strade contorte dell'isola, riditela di questo rozzo ragazzo che ti ama, ma quando apro gli occhi e quando li richiudo, quando i miei passi vanno, quando tornano i miei passi, negami il pane, l'aria, la luce, la primavera, ma il tuo sorriso mai, perché io ne morrei.
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Walt Whitman – "Ahimè! Ah vita!"
Ahimè! Ah vita! Di queste domande che ricorrono, degli infiniti cortei senza fede, di città piene di sciocchi, di me stesso che sempre mi rimprovero (perché chi più sciocco di me, e chi più senza fede?) di occhi che invano bramano la luce, di meschini scopi, della battaglia sempre rinnovata, dei poveri risultati di tutto, della folla che vedo sordida camminare a fatica attorno a me, dei vuoti ed inutili anni degli altri, io con gli altri legato in tanti nodi, a domanda, ahimè, la domanda così triste che ricorre: che cosa c'è di buono in tutto questo, ahimè, ah vita?
Risposta: che tu sei qui, che esiste la vita e l'individuo, che il potente spettacolo continua, e tu puoi contribuirvi Con il tuo verso |
Tagore
Se tu non parli, riempirò il mio cuore del tuo silenzio e lo sopporterò; resterò qui, fermo, ad aspettare come la notte nella sua veglia stellata,come il capo chino a terra paziente .ma arriverà il mattino,le ombre della notte svaniranno,e la tua voce, in rivoli dorati, inonderà il cielo. allora le tue parole,nel canto prenderanno ali da tutti i miei nidi di uccelli e le melodie, spunteranno come fiori su tutti gli alberi della mia foresta.
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Tre pagine di poesie a cura di Rossella Artusa |
A cura di Rossella Artusa
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Voglio te, solo te! Lascia che il mio cuore lo ripeta senza fine.
Tutti i desideri che mi distraggono di giorno e di notte in sostanza sono fasulli e vani.
Come la notte tiene nascosta nel buio l'ansia di luce così nel profondo del mio cuore senza ch'io me ne renda conto un grido risuona: Voglio te, solo te!
Come la tempesta cerca la quiete mentre ancora lotta contro la quiete con tutte le sue forze così io mi ribello e lotto contro il tuo amore ma grido che voglio te, solo te.
La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell'uomo. É così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L'uomo ci arriva solo dopo la morte.
La poesia è il salvagente cui mi aggrappo quando tutto sembra svanire. Quando il mio cuore gronda per lo strazio delle parole che feriscono, dei silenzi che trascinano verso il precipizio. Quando sono diventato così impenetrabile che neanche l'aria riesce a passare.
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La vita in prosa di Eugenio Montale
Il fatto è che la vita non si spiega né con la biologia né con la teologia. La vita è molto lunga anche quando è corta come quella della farfalla - la vita è sempre prodiga anche quando la terra non produce nulla. Furibonda è la lotta che si fa per renderla inutile e impossibile. Non resta che il pescaggio nell'inconscio l'ultima farsa del nostro moribondo teatro. Manderei ai lavori forzati o alla forca chi la professa o la subisce. È chiaro che l'ignaro è più che sufficiente per abbuiare il buio. [18 maggio 2005] |