lettere e pensieri miletomarathon

 

Siamo donne uomini e marziani

Siamo il coraggio

che ti fa cominciare

la passione per continuare

la sfida con te stesso

Siamo le gocce di sudore

le lacrime di gioia

il bacio alla terra di Gelindo

il pugno al cielo di Stefano

Siamo i master pieni di futuro

i chili che hai perso

i compagni di strada

che altrimenti

non avresti conosciuto

Siamo borracce, canfora

e pipì dietro gli alberi

Siamo la tua prima maratona

e non saremo l'ultima

neve, deserto, pietr e città

e polvere di pioggia

e rispetto dell'avversario

Siamo albe

di colazioni al miele

buio di sentieri da trail

tende e veglie nella 24 ore

scarpe che non vuoi

ti buttino via

siamo bottega amara

di cortesia

Siamo domande, dubbi,

perchè, errori, infortuni

Siamo e saremo solo

tempi di passaggio

 

 

 Roma Marzo 2009    

 

Ciao a tutti,

 

oggi ho corso la 16^ Maratona di Roma...fantastica! Vorrei farvi vivere le mie stesse emozioni attraverso le parole. Spero di riuscirci..

 

L'esplosione di colori è ciò che mi ha riempito il cuore oggi, prima di correre questa splendida maratona. Dietro ogni tonalità c'era una persona, una storia, una vita che, in quell'istante, era accomunata alla mia grazie a questo sport meraviglioso...

 

Ad ogni passo ogni uomo ed ogni donna che incontravo sorrideva, come se la fatica che si accingevano a sopportare non li tangesse.

 

Alcuni istruttori di fitness coinvolgevano i presenti in improbabili esercizi propedeutici alla maratona (i partecipanti erano solo 5 su più di 15.000!!!).

 

Entriamo nelle "gabbie", il cuore comincia a batterere più forte..ormai manca poco, pochi minuti. Attorno a me i discorsi, sempre gli stessi: "la maratona inizia al 30° km", dove sono i pacemaker delle 4hs e 30', ho corso fino a 25 km, mi fa male questo, quello..". Discorsi triti e ritriti che, però, mi distraggono dal pensiero dei km che mi aspettano, duri, tanti, troppi.

 

Cerco con lo sguardo i pacemaker delle 4 hs...mi tranquillizzo, attendo con ansia la partenza.

 

Ore 9,10..partenza!!!

 

I primi chilometri sono fantastici, la musica, l'entusiasmo della gente che ci applaude, che ci incita. Raggiungo i "miei" pacemaker, assesto la velocità e mi lascio trascinare dal gruppo, decisamente corposo. Non penso a niente, accendo il mio mp3 e mi isolo, completamente. Sono sola, per 25 km non ho voluto sentire ciò che mi accadeva intorno. Mi riportava alla realtà il ristoro, l'acqua, i sali minerali, lo sgomitare per non essere travolta dalla folla.

 

Due ore in cui è stato come giocare a nascondino con Rosanna. Nonostante la musica, una miriade di pensieri hanno affollato la mia mente, me li scrollavo di dosso, li nascondevo ma, puntualmente, tornavano imperterriti, erano sempre in agguato. Solo chi corre può capirmi. Il momento della corsa è delicato, si è soli con le proprie paure, con i desideri inconfessabili...

 

Ho cercato di distrarmi..mi sono guardata intorno, Roma è corsì bella!! Di fronte a me il "Cupolone", un colpo d'occhio incredibile! Attorno a noi migliaia di persone in festa, sconosciute che acclamano proprio noi.

 

Intanto, senza accorgermene, sono giunta al 21 km, mezza maratona svanita in un niente. Fino a questo momento, ed anche oltre, è come se il mio corpo non corresse, non un cedimento, un accenno alla fatica. Ho avuto la sensazione che io facessi parte del pubblico, una mera spettatrice. Mi sono odiata per questo. Meno male che, nel frattempo, al 22° km il mio mp3 si è spento. In quel momento ho iniziato a correre, a sentire, a godere di tutto...che stupida sono stata!

 

Comunque, ho avuto del tempo per rimediare all'errore ma, in agguato, al 28°, eccola, la "crisi", peraltro psicologica, non fisica. Mi sono distratta un attimo guardando la faccia di Gattuso che, da un cartellone pubblicitario, elogiava la Calabria ed i calabresi. Immediatamente ho pensato a voi, splendida squadra Miletomarathon e, come per incanto, la crisi è passata.

 

I chilometri che mi dividevano dall'arrivo erano ancora tanti e la seconda crisi, sempre psicologica, era lì, dietro l'angolo, al 32° km, appunto. Ero già su Via del Corso ma, neanche questo scenario spettacolare, il pubblico caloroso mi ha distratto. I primi dolori articolari, il crampo ad un dito del piede destro...

 

Stavo per fermarmi quando mi è venuto in "soccorso" prima un amico della palestra e poi un caro amico/collega che mi doveva accompagnare per 30 km ma che, a causa dei 15.000 partecipanti, non sono riuscita ad incontrare.

 

Mi sono sentita come un naufrago che, in balia del mare in tempesta, trova un appiglio che gli impedisce di affogare. Un incontro a dir poco propizio!!!

 

I successivi km, corsi ad una velocità che non credevo di avere ancora nelle gambe, sono stati molto faticosi ma la vista di Piazza Venezia questa volta mi ha dato una mano, ha spazzato gli ultimi pensieri bui dalla mia mente e sono andata dritta verso il traguardo.

 

Via dei Fori Imperiali, lo speaker che parla di Bikila e parla dei partecipanti che, in suo onore, hanno tolto le scarpe a ridosso del traguardo.

 

La musica, la gente, tutto è in festa. Per un giorno Roma, priva di traffico, si è mostrata come dovrebbe essere sempre: città d'arte, di storia, di cultura, di amore per lo sport.

 

4 ore e 7 minuti (real time 4,05), sono troppo felice!

 

Quando ho tagliato il traguardo non volevo andare più via, volevo ridere, volevo piangere, volevo...correre!

 

La medaglia, il ristoro...ero alla ricerca di un posticino, tutto per me, dove isolarmi, di nuovo, questa volta per affogare la mia mente in pensieri positivi. Volevo che quello "stato di grazia", provocato dallo sforzo fisico, non mi abbandonasse.

 

Allora, mi sono seduta su di un marciapiede, all'incrocio tra Via Cavour e Via dei Fori Imperiali...in quel momento Roma era ai miei piedi!!!

 

Mi sono crogiolata a lungo, su quel duro pezzo di travertino, ho rivissuto ogni singolo chilometro...ed un brivido mi ha attraversato la schiena. Avevo realizzato, di nuovo il mio sogno, essere protagonista, per 4 ore e 7 minuti, della storia della mia città!

 

Start your dream…   Vi voglio bene...

 

La prossima maratona di Roma vorrei correrla con voi!

 

Rosanna Angelilli 

 

                                                  Ciao a tutti!

 

Spero che in quel di Mileto tutto proceda per il meglio. Vi ripeto che sono stata felicissima di conoscervi ed onorata di essere parte della vostra, ed ora anche un po mia, squadra. Quello che mi ha convinto ad iscrivermi con voi è stato l'entusiasmo

 

che ho letto nei vostri occhi, nelle vostre parole. Ciò che traspare dai vostri visi è la gioia di far parte e di contribuire alla realizzazione di un progetto comune: la squadra, appunto. E questo, ve lo assicuro, non è lo spirito che anima tutte le squadre di

 

atletica che, oltre al desiderio di lottare per "un posto in prima fila" (che, comunque, non  guasta), c'è poco altro.

 

Ognuno di noi corre per un motivo. Chi lo fa semplicemente per mantenersi in forma e chi, come me, corre per scacciare i brutti pensieri. O,almeno, la molla è stata questa.

 

Durante l'estate del 2004 a mia madre hanno diagnosticato un cancro all'intestino. A distanza di pochi giorni, mio padre ha scoperto di avere un tumore alla prostata. Non vi nascondo che sono caduta in un profondo sconforto e mi sentivo totalmente

 

impotente. La corsa di certo non ha guarito i miei genitori (che sono sopravvissuti tra mille sofferenze e continui controlli), ma ha aiutato me a non pensare, almeno durante l'allenamento in cui mi sentivo leggera e quasi spensierata. Ho superato quel

 

periodo terribile con il sorriso che mi regalava la corsa e che mi ha consentito di sostenere, almeno psicologicamente, i miei  cari.

 

La corsa, per me, è una speciale valvola di sfogo quando sono nervosa, quando qualcuno tenta di farmi del male ma anche quando sono felice al punto che il cuore sembra mi scoppi in petto. Solo gli infortuni mi hanno costretto a fermarmi. Il

 

freddo, la pioggia, l'afa, le festività non mi hanno impedito di correre, anche intorno ad un palazzo per un perimetro di 500 metri percorso per 1 ora!

 

Mi è dispiaciuto non salutarvi di persona, comunque sono certa che gareggeremo presto insieme.

 

Buona vita!

 

Vi abbraccio (un bacio a Rossella).

 

Rosanna  e Maurizio    02/09/2009

 

P.S.: ho visto sia il video che le foto dell'allenamento del 30 agosto scorso: ormai siamo delle stelle del web!?!

Lettera di Rosanna Angelilli

Non potevo  non pubblicare una lettera di cosi grande contenuto umano della nostra Atleta Rosanna.

                                                                                

Salvatore Auddino

 

Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento; fare ciò che è impossibile al talento è genio.

Henri Frédéric Amiel

 

 

Fare facilmente ciò che gli altri trovano difficile è talento; fare ciò che è impossibile è divertente.

 Futre

 

 

 

 

"L'uomo è l'essere vivente più strano di tutto l'universo: si rovina la salute per fare i soldi..., poi spende tanti soldi per recuperare la salute". (Dalai Lama)

So della morte per questo non piango e non rido;

So della vita per questo non piango e non rido;

Se della vita non sapessi allora piangerei.,

Se della morte non sapessi allora piangerei,

Io posso solo piangere per che so.

Salvatore Auddino il grilloparlantes

Martedi primo Marzo 2011

Lettera aperta alla redazione di Miletomarathon da parte di Ruggero Scaria

 

Grazie di vero cuore, dopo Reggio, alla Mediterranea che avevo chiuso in 1h37'41'' (mia prima esperienza nella mezza) ero rimasto un pò deluso, lo stato febrile mi aveva bloccato, ma in cuor mio sapevo che potevo dare di più, non vedevo l'ora di riprovare, e l'invito di mio cugino di andare a roma l'ho colto al volo, stavolta però non volevo sbagliare, il primo obbiettivo era concluderla, poi abbassare il tempo, e obbiettivo massimo scendere sotto l'ora e trenta, sapevo che 1h28 era un sogno ed era con questo intento che sono partito la concentrazione era altissima volevo arrivare al 12° nella media e poi dare tutto nella parte finale, così è stato e, km dopo km guadagnavo quei preziosi secondi che alla fine mi hanno permesso di abbattere ogni aspettativa, entrare nei primi mille 795° tempo strepitoso 1h25'55'' e cosa molto più importante senza sofferenza particolare, a fine gara stavo benissimo. So che tu puoi capire quanto ti dico, non mi resta che ringraziare te e tutta la miletomarathon che rappresenti, splendidi e cari amici che seguo sempre, ora tocca a voi, andate a Roma e fate del vostro meglio, stavolta sarò io a starvi vicino. "forza Miletomarathon" Roma vi aspetta!!!!! grazie Ruggero.

 

Ciao Salvatore

 

Come va  la vita? e gli allenamenti come proseguono, la mezza di messina al 20% di pendenza  non vi pare un po un’ impresa ?

 Qui va tutto bene, a parte il primo impatto, appena arrivato, un po’ traumatico, per via di una idea errata che mi ero fatto  del posto.

 Per fartela breve, credevo il Marocco, cosi decantato e pubblicizzato per la sua bellezza delle coste e dai paesaggi caratteristici e altro, un bel posto da trascorrere quasi piacevolmente questa fase lavorativa.

E bene, la citta (Mohammedia) e’ si tranquilla, il centro e’ trascurata e sporca a parte uno  due posti dove sembra di essere in europa, con dei parchi ben curati e decorati (da non crederci visto cio’ che si trova allontanadosi a pochi metri di distanza), mentre le zone nuove  in via di costruzione, per il momento si presentano pulite ed ordinate.

 Gli “indigeni” del posto,  si possono dividere  in tre categorie, nuova generazione con tendenze di vita e abitudini uropee, ricchi che si godono la vita con lussuose macchine e giovani ragazze e vecchia generazione  che mantiene stili di vita e costumi tradizionali, gran parte li trovi a bivaccare ai bordi di strade o a sostare in fatiscenti locali, trascurati e sporchi, per poi non parlare dei piccolo negozi di alimentari e macellerie senza un minimo di igene). Una tale situazione l’avevo vissuta in Libia, ma quasi trenta anni fa, (anche per questo, mi ero fatto l’idea di trovare  un qualcosa di piu’ moderno sia per il tempo trascorso che  per la locazione  lungo la costa, che presumeva un minimo di contaminazione europea).

Sono stato a Casablanca,  questa e’ una grande metropoli, piu’ pulita ma molto caotica, e’ una citta’ moderna e poco o per niente  caratteristica dal punto di vista  paesaggistico. Non ho visitato la medina ne la Moschea, che pare sia una delle piu’ grandi in assoluto, ma ho progammato di  andarci perche’ saranno gli unici  posti a Casablanca di caratteristico da vedere. Poi conto di andare  a Casablanca e a Rabat la sede del re, chi c’e’ stato ha detto che sono molto belle, ti faro’ sapere.

 Quando ho la possibilita’ mi collego al sito Mileto Marathon, ho visto che avete concluso la gara di San Constantino  in maniera egreggia, a leggerlo e non esserci mi ha un po’ fatto venire un po’ di nostalgia. E si, ho avuto un flasc di quasi tutti i momenti trascorsi  assieme, e a dire non sono stati pochi e perdipiu’ altrettanto belli,  Ma CON QUESTO NON VOGLIO DIRE CHE MI MANCATE!!!!!!!!!!

Bene ora ti lascio perche’ purtroppo non ho un computer a mia disposizione, questo l’ho preso in prestito da un collega, non ho avuto il tempo di comprarlo in Italia anche perche’ credevo nel poterlo comprare qui, ma  qui c’e’ poco da scegliere e poi costano molto, per non pensare che  hanno una configurazione diversa.

Bene Presidente, ora dai un saluto a tutti e a presto.

 

Filippo Molè

 

 

 

 

                                       Ciao a tutti voi!

Innanzi tutto, “tanti in bocca al lupo”ai super Atleti che correranno ad Agrigento.  Si, la maratona  di Roma si sta avvicinando…..non vedo l’ora di partecipare.

Il quattro marzo scorso ho corso ben 35 km sotto una pioggia battente sono stata così bene! Da tempo non mi sentivo così  in pace con me stessa !

Avevo voglia di ridere, poi di di piangere, poi di ridere ancora….mi sembrava di volare!.

La fatica?non ho avvertito la stanchezza,dolore, assolutamente niente, era coma se un’alta persona corresse al posto mio,solo la mia mente viaggiava libera….un pensiero dopo l’altro, tutto era chiaro,semplice...avevo voglia di continuare...purtroppo, poi,il sogno è finito e, inesorabilmente,tutto è tornato troppo vero,troppo difficile da affrontare…

Mi mancate tanto….Vi voglio bene.

Un bacio e un abbraccio a Rossella.                                      

 

Rosanna Angelilli

 

 

i colori della vita sono tanti ed e’ con la forza del colore che si vive, si cresce e si affronta positivamente la quotidianita’. uno di questi colori, forse quello piu’ ricco di sfumature , e’ lo sport;lo sport accende con le sue vibranti tonalita’ tutto il nostro essere perche’ ci impone quasi, di confrontarci con i nostri limiti, con la nostra anima. questo colore che lo sport e nella fattispecie  il running, non e’ da molto che fa parte della tavolozza della mia vita, e forse, non so ancora viverlo nella sua pienezza ma, di sicuro, mi ha fatto crescere e mi fatto capire che non bisogna mai abbattersi perche’ dopo la sofferenza viene sempre la gioa, infatti, come dice il mio mentore,dopo la sofferenza di un duro allenamento viene la gioia del riposo!!

sto lasciando che questo colore riempia la mia esistenza, modellandola con la positivita’, con i valori e con la gioia vera che lo sport da, ringrazio chi, portandomi sulla strada dello sport, mi ha fatto capire che il bianco e nero e’ triste e il colore e’ vita!

grazie mio mentore, alias salvatore.... Rossella Artusa

 

Romualdo Fabio Rizzuto  29 ottobre 2012                

?1) Quando hai iniziato a Correre e perchè?

Nel 1990 prima facevo tennis e prima ancora da quando avevo 15 anni ciclismo

2) Quante volte a settimana corri? Quanti Km ad Uscita? Qual'è il tuo orario preferito?

4/5 volte, non meno di 10, non più 15. il mio orario preferito ore di pranzo

3) Perchè proprio la Corsa e non altri Sport?

La corsa è particolare, sei solo con te stesso senza alcun strumento, solo le tue scarpe e i tuoi pensieri le tue sofferenze i tuoi dolori ma ti ripaga sempre di più di quello che ti prende.

4) Oltre L'amore e la Passione cosa ti lega al Running?

Mi lega la consapevolezza di essere una persona importante nel mondo del running, molti hanno bisogno del mio lavoro allora sento che la mia è una missione da portare avanti senza nulla chiedere.

5) Che Cosa Ami piu' del Running?

L'amicizia e la stima che si crea nel nostro mondo, il piacere di incontrare spesso nelle gare e negli allenamenti gli Amici, ridere e scherzare.

6) Se Dovessi fare una Classifica nella tua vita di tre cose Importanti inseriresti il Running è Perchè?

Di sicuro inserirei lo sport, visto che lo pratico fin da bambino; per me lo sport è vita,è l'unica arma che hò a disposizione per difendermi da tutte le cose negative di oggigiorno.

7) Cosa Provi quando Corri?

Si prova sofferenza, gioia, emozioni, ma anche attenzione ai pericoli della strada e a tutto quello che gira per la testa.

8) Pensi che un giorno dovresti smettere? Facendo un Tuffo nel Passato cosa ti Resterà?

Un giorno di sicuro dovro smettere ma per anzianità, mi consola il fatto che nel mondo ci sono persone di oltre cento anni che corrono ancora, per questo sono felice di invecchiare correndo. per il passato, i ricordi sono la nostra storia e non si cancellano per questo del passato resterà una grande ricchezza.

9) Che Cos'è per te la Forma Fisica?

La forma fisica per me è molto importante sono un narcisista sotto questo aspetto, per questo curo molto il corpo con il cibo, con lo la corsa, non fumo, e sono moderato in tante cose, ma per me è normale, è il mio stile di vita, per questo dico che la forma fisica vuol dire avere il motore a posto senza chili in più.

10) Scrivi Brevemente un tuo Messaggio alle Persone che non hanno mai Corso affinchè si avvicinano a questa Straordinaria Disciplina.

Il messaggio che voglio inviare è prettamente medico, in quanto lo sport va collegato alla salute, per questo è importante fare sport, per poter arrivare a tarda età nelle migliori condizioni possibbili, dopodiche, entrare nel mondo del running, puo essere anche uno straordinario strumento per non essere mai soli ed avere un ulteriore motivo di vivere bene la vita.    Romualdo Fabio Rizzuto

 

Lo sport, va da dire che le discipline sportive sono tante, di sicuro il loro papà si chiama sport ed è il proprietario di tutte le attività psico- fisiche. Quando si intraprende una disciplina, si entra far parte di un mondo diverso, un mondo fatto di regole e di rispetto, un mondo che ti matura dentro l'anima e ti fa sopportare fatiche immense,un mondo che ti ricompensa con momenti di vera felicità, è come il contadino quando ara la terra e semina, all'inizio è sofferenza e stanchezza  ma poi arriva il tempo del raccolto dei frutti; chi ha seminato bene raccoglie frutti buoni. Quando sono arrivato qui a Mileto non avevo né terra  né alberi da frutto, allora, ho pensato che bisognava seminare qualcosa e così ho fatto; ho seminato quello che la vita mi ha insegnato ossia amare la natura, vivere lo sport come stile di vita, avere rispetto delle cose e degli altri, e così, anche io, mi ritrovo a raccogliere i frutti della mia semina  che si chiamano amicizia, amore, fraternità; cose che ultimamente sono diventate una merce molto rara. Se non avessi divulgato lo sport ,oggi , non avrei avuto gli amici che ho, che mi fanno sentire importante e mai solo, sono fiero di loro e ne ho molta stima; questa ricchezza va conservata gelosamente e anche se a volte abbiamo opinioni diverse, è bene,perché ciò serve a cementare e a far diventare sempre più forte il legame che ci unisce. Tutto ciò però, non  è farina del nostro sacco ma semplicemente lo sport che ci ha uniti,  padre buono dei valori importanti della nostra vita sociale.

 

 

Salvatore Auddino 30 gennaio 2009

Impressioni e Sensazioni

Ecco il sole finalmente, fedele compagno della spassionata estate!!!!!!

Quest'anno l'inverno è stato lungo e duro, anzi durissimo;

 per il gran freddo,ma anche per i lunghi e duri allenamenti che ci hanno accompagnato,me e i miei amici intendo, duri allenamenti che alla fine ci hanno ripagato!!!!!

Di sicuro per me è stato un inverno che ricorderò per sempre,

 ricco di esperienze ed avventure,ricco di emozioni e sensazioni,ricco di tanti rapporti umani.

Tanti sono i segni lasciati dalle tante gare fatte;

inizierei dalla maratona di Roma che con il suo suggestivo scenario mi ha fatto vivere delle emozioni indescrivibili,

 la gara è stata durissima ma tagliare il traguardo doppiamente elettrizzante....

Le emozioni sono continuate con la maratonina di Cosenza dove,ho avuto la fortuna di conoscere Stefano Baldini,grandissimo atleta ma anche grandissima persona che,durante una conferenza stampa,

 ha saputo trasmettere tutto l'entusiasmo e la forza che lo caratterizzano.

Anche qui la gara è stata molto dura con un percorso alquanto impervio ma la gioia dell'arrivo ha fatto dimenticare le fatiche.

Intanto gli allenamenti continuavano; cinque,sei giorni la settimana, ma la forza del gruppo capitanato dal presidente Salvatore, ci faceva andare avanti con fatica ma anche con forza!!!!

tante altre gare fatte in giro per la Calabria e poi,ecco la gara più dura ,quella che si fa spinti veramente dalla voglia di confrontarsi con se stesso, ovvero la scalata di Dinnamare.

IN questa gara ho capito che con l tenacia si può veramente fare tutto....nella lunga salita non mi sono mai arresa è questo per me vuol dire molto!!!

Sicuramente in questo lungo inverno a cavallo tra il 2008 e il 2009 posso dire di essere cresciuta molto

e di essermi arricchita di un bagaglio che mi accompagnerà aiutandomi ad affrontare meglio la durezza della vita!!!!!!! grazie Sport, grazie Salvatore, Grazie amici della Mileto Marathon

 

                                                                                                                                           Rossella Artusa Lunedì 29 Giugno 2009 ore 21.30

Anche se, però…

-Storia di una maratona- 

 

Anche se sono tornato da Roma ‘’stanco morto’’ e con le gambe paralizzate

Anche se ci metto un’ eternità per salire le scale di casa mia

Anche se ho un’ enorme bolla al dito del piede destro, come non mi è mai capitato

Anche se ho corso sotto l’ acqua e mi son bagnato fradicio dalla testa ai piedi

Anche se ho sofferto di crampi dal venticinquesimo chilometro in poi

Anche se le banane che ho mangiato ai rifornimenti non mi hanno fatto passare       i crampi ed in preda alla disperazione ho pensato che forse erano senza potassio

Anche se dal trentesimo chilometro in poi sono stato superato da ulteriori duemila persone

Anche se dopo aver tagliato il traguardo ho avuto bisogno dell’ assistenza medica

Anche se mi hanno dovuto fare due flebo e non mi trovavano la vena,                                 causa l’ ipotermia e la pressione troppo bassa

Anche se dopo l’ arrivo sono rimasto da solo, sudicio e tremante per il freddo, in canottiera e pantaloncini, senza poter avvisare i miei compagni che mi trovavo malconcio nella tenda della croce rossa

Anche se non ho fatto il tempo che mi avevo prefissato

Anche se quello che mi rimane è un pettorale che porta scritto il numero 12882

Però ho portato a termine un’ impresa

Però ho conosciuto una dottoressa colma di una grande umanità che si è presa cura di me

Però  sono stato incitato, nei momenti di grande difficoltà, da tanta gente

Però ho provato bellissime sensazioni durante la gara        

Però ho conquistato per la quarta volta su quattro la MEDAGLIA                                                                                           

Però ho la certezza che ne è valsa davvero la pena!

Non sono pazzo, credetemi. Chi corre può capir meglio…                                    

 

Paravati 24/Marzo/2014                                                                                          Francesco Suraci

 

 

 

 

 

La donna è meravigliosa, ma se corre, è doppiamente meravigliosa!                                                                                                                                             

 

Salvatore auddino

sensation

                                                   LA MIA PRIMA MARATONA

 

 

Dopo circa tre mesi dì preparazione arriva il giorno della prova, vi assicuro , che

la paura di non tagliare quel traguardo posto esattamente a 42195 metri piu' in la' e' tanta.

ma altrettanto forte e' il desiderio di mettersi alla prova; riuscirci significa per me,  non solo una vittoria di vita, ma anche un' appagarsi di tanti sacrifici.

 

roma-mattina di domenica delle palme 2008 ore 9,00    -

attorniato dai miei cinque splendidi compagni di avventura, con i quali ho condiviso 

gioie e dolori durante gli allenamenti, nei pressi del colosseo, incosciamente, mi preparavo a vivere forti ed indimenticabili emozioni .

la sensazione di essere uno dei 60mila, mi onorava, ma nello stesso tempo avvertivo una strana sensazione: sentivo come averere un peso addosso che mi opprimeva e vista tale folla mi sentivo sempre piu' piccolo.

 

pronti: partenza, via

i primi chilometri passavano abbastanza velocemente senza particolari problemi ,piano piano si affievolisce l' emozione provata prima della partenza per lasciare , posto alla sofferenza.

intorno al trentesimo chilometro i pensieri cominciarono ad assillarmi, la stanchezza aumentava, mentre i chilometri che mancavano all' arrivo, erano ancora tanti.

mezz' ora dopo le difficolta' aumentarono ora i miei nemici si chiamavano cranpi e sanpietrini, i quali caratterizzano la parte finale della maratona di roma.

ma la voglia di tagliare quel traguardo era piu' forte di tutti e di tutto.

quando il colosseo era ormai alla portata, nel vederlo, una forza idescrivibile mi travolse letteralmente facendomi passare tutti i dolori.

in quel momento capi' che l' impresa si stava compiendo, il miracolo si stava avverando, quindi dopo aver tagliato il traguardo alzando le braccia al cielo una gioia indescrivibile,

molta di piu' di quella che potevo immaginare, mi riempi' il corpo e l' anima.

 

ora tocca a te': anche tu devi farcela !

sai come si puo' mangiare un elefante ? un poco alla volta ! naturalmete !

credimi, vale la pena provarci !

ricordati, basta crederci !

dipende solo da te !

 Firmato: Franco Suraci

lunedì 2 febbraio 2009

UN ATLETA DEVE ESSERE NON SOLO UN CAMPIONE NELLO SPORT,MA ANCHE UN MODELLO DI UMANITA',ABBIATE SEMPRE COMPORTAMENTI PERSONALI CHE INCORAGGINO E STIMOLINO AL BENE

PAPA GIOVANNI PAOLO II

 

 

 

PRIMA FAI L'ATLETA,GAREGGI,COMBATTI.POI CHIEDI QUELLO CHE MERITI.NON VICEVERSA                                                                   SERGEJ BUDKA

 

 

 

 

PRATICARE UNO SPORT NON DEVE BASARSI SULL'IDEA DEL SUCCESSO, BENSI'SULL'IDEA DI DARE IL MEGLIO DI SE'.

LO SPORT DEVE INSEGNARE A DARE IL MASSIMO,A DIRE: PIU' DI COSI'NON POTEVO FARE!                                                                             GABRIELLA DORIO

 

 

 

 

LA TESTA CONTA PIU' DEL FISICO,ALMENO IL 90%. TUTTO NASCE DALLA VOLONTA'                                                                ANDREW HOWE

 

 

 

 

LA VITTORIA E' GRANDE MA ANCORA DI PIU' LO E' L'AMICIZIA.

EMIL ZATOPEK

 

 

 

 

SII FORTE NEL CORPO,LIMPIDO NEI PENSIERI,MAESTOSO NEGLI IDEALI!                                                        

 

  JAMES NAISMITH (INVENTORE DELLA PALLACANESTRO)