Museo Statale di Mileto |
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Questo è un piccolo museo-gioiello che ospita una raccolta varia e interessante. Nelle prime sale sono collocati manufatti litici e marmorei di età romana provenienti probabilmente dall'antica Hipponion, centro romano non lontano da Mileto. Nella sezione medievale, di particolare importanza il sarcofago di Eremburga, seconda moglie di Ruggero I morta a Mileto nel 1089; al piano superiore, la raccolta di argenteria, manifattura tessile, scultura e pittura e sarcofagi monumentali attribuiti ad un'unica personalità denominata "Maestro di Mileto" |
Lastra sepolcrale del Vescovo Goffredo Fazzari- scultore meridionale detto maestro di Mileto |
Figura di Guerriero- Scultore meridionale detto “Maestro di Mileto |
Leone Stiloforo scultore meridionale |
Due Putti scultore meridionale secolo XV/XVI |
Sopra sarcofago Ruggero Sanseverino -scultore meridionale detto “maestro di Mileto”secolo xiv |
Museo Statale di Mileto
Il Museo Statale di Mileto è stato istituito nel 1997 su iniziativa di Monsignor Domenico Tarcisio Cortese, Vescovo di Mileto, e delle autorità politiche locali per la necessità di sistemare e valorizzare l’enorme patrimonio artistico cittadino. Ospitato nel Palazzo Vescovile, opportunamente restaurato ed adeguato, conserva molti dei reperti della Mileto antica. La sua importanza è indubbia, poiché abbraccia la storia della città dall'epoca romana, alla rifondazione normanna dell'XI secolo, fino al distruttivo terremoto del 1783 e alla ricostruzione della città in un nuovo sito. Particolare attenzione è stata dedicata alla raccolta di numerosi reperti della Mileto antica distrutta dal terremoto del 1783: marmi, capitelli e altri materiali finora conservati per iniziativa del Comune e della Curia Vescovile di Mileto e provenienti dalla distrutta Abbazia della SS.ma Trinità. Nel museo vanno a confluire i reperti frutto di varie campagne di scavi nel vecchio sito della città. Le raccolte sono divise per epoche storiche, e vantano opere di gran valore e bellezza straordinaria, a cominciare dai bellissimi mosaici policromi romani ritrovati alla periferia della città. Bizantine sono invece le otto monete, follari, coniate ai primi del 1000 ed incluse, con altri 31 pezzi meno antichi in una sola collezione. Notevole spazio è dedicato alle opere provenienti dall’abbazia della SS Trinità e dalla Cattedrale, tra cui il sarcofago di Ruggero Sanseverino, realizzato nel XIV secolo dalle abilissime mani del “Maestro di Mileto”, conosciuto come Francesco Negri Arnoldi. Tra le pitture, l’icona su ardesia di San Nicola di Bari e la Madonna della Pace, bella tela di Giuseppe Naso. Attenzione meritano anche le argenterie e i paramenti sacri, tra cui un turibolo in argento cesellato e una navicella porta incenso, oltre ad una preziosa pianeta e al Crocifisso in avorio tardo rinascimentale di Alessandro Algardi. Grande curiosità ed interesse ha suscitato, infine, la croce e l’iscrizione bizantina su una colonna rinvenuta sempre nella Mileto antica: una identica, e per ora unica, si trova nella Cattolica di Stilo. Di rilevanza artistica l'area dedicata all'arte sacra con pregiatissimi pezzi frutto dell'opera di raccolta e conservazione della Curia Vescovile. Nell’attiguo Palazzo del Seminario è conservato l’Archivio Storico Diocesano, istituito nel 1200 ed uno dei più importanti della Calabria. Raccoglie documenti dall’epoca normanna ai nostri giorni, ordinati per paese e cronologicamente. Tra i più importanti quindici pergamene, la più antica del secolo XI, e gli atti delle visite pastorali, delle parrocchie, dei conventi etc. Annessa all’archivio è la Biblioteca del Seminario, specializzata ecclesiastica, fondata nel 1696; può vantare 90 incunaboli ed oltre 12.000 volumi.
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La Giustizia- scultore siciliano secolo XVII-XVIII |
mosaico del pavimento Abbazia Santissima Trinità sec. XI |
Capitello XI sec. (leoni alati) |
Capitello XI sec. |
I Sarcofago Sanseverino - (Maestro di Mileto sec. XIV) |
Vergine della Pace, G. Naso (XIX sec.) |
Capitello (sec. XVI) - Testa d'angelo (sec. XVII) |
Incensiere in argento sec. XV |
San Nicola di Bari, pittore meridionale, sec. XVII |
Frammenti vetrata abbazia SS. Trinità (Mileto antica XI sec.) |
Frammenti vetrate Abbazia Santissima Trinità sec. XI |
Retro del Capitello col leone |
Frammenti di Ceramica (XII sec.) |
Sarcofago di Eremburga II sec. |
I REPERTI E LE OPERE SONO SOLO ALCUNI TRA QUELLI ESPOSTI NEL MUSEO Orario: matt. ore 9.00 - 13.00 pom. 15.00 - 19.30 - chiuso lunedì Ingresso gratuito Tel. n° 0963.33.70.15 |
Capitello XI-XII sec. |
Capitello Corinzio |
Fermaglio da piviale(XVIII sec |
Crocifisso avorio,legno intagliato e dipinto Alessandro Algardi 1595 |
grande interesse e pregio che aiutano a ricostruire la storia della capitale di Ruggero, della chiesa abbaziale e dell'antica Cattedrale. |
Inaugurato nel 1997, grazie a una convenzione tra il Ministero per i Beni Culturali e Ambientali, la Diocesi di Mileto-Nicotera–Tropea, l’amministrazione provinciale di Vibo Valentia e il Comune di Mileto, racconta la storia civile e religiosa di Mileto, capitale del Regno Normanno e prima sede episcopale latina del Meridione. Sito nel centro cittadino, di fianco alla Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Museo è ospitato in un’ala del Palazzo Vescovile, la cui costruzione, iniziata con il vescovo Capece Minutolo (1792-1824), venne portata a termine intorno al 1860 sotto la reggenza del vescovo Filippo Mincione. La collezione, dalla forte connotazione storico-artistica, abbraccia un arco temporale compreso tra l’età tardo-imperiale e il XIX secolo, e si articola su due piani. Nelle sale al piano terra si conservano i reperti di età romana, provenienti probabilmente dal sito dell’antica Hipponium, e i manufatti medioevali dell’ex abbazia benedettina della SS. Trinità e della vecchia Cattedrale. Di notevole interesse i frammenti di vetrate policrome e il ricco corpus di capitelli di arte normanna (XI-XII secolo). Nella prima sala del secondo piano è raccolta la documentazione trecentesca, costituita dai resti dei monumentali sarcofagi di Ruggero Sanseverino e di Giovanna d’Aquino e da altre opere attribuite a un’unica personalità artistica nota come “Maestro di Mileto”. Nelle successive quattro sale il percorso espositivo è dedicato alla collezione d’arte sacra. Tra le raffinate argenterie, un turibolo del XV secolo, una navicella portaincenso del XVI secolo e i busti di San Nicola di Bari (XVIII secolo) e di San Fortunato martire (XIX secolo). Di grande interesse è il crocifisso in avorio attribuito ad Alessandro Algardi (XVII secolo). Completano la raccolta numerosi paramenti sacri e alcuni dipinti a carattere devozionale, come l’icona su ardesia di San Nicola di Bari (XVII secolo) e la “Madonna della Pace” di Giuseppe Naso (XIX secolo). |
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Archivio Storico Diocesano di Mileto (ASDM) L'Archivio Storico Diocesano di Mileto è stato istituito nel 1200. Ad esso è annessa la Biblioteca del Seminario. La sistematica organizzazione dell'archivio risale al XVI secolo per impulso del vescovo di Mileto, Monsignor Del Tufo (1585-1606). La maggior parte del materiale conservato consiste in documenti giuridici, religiosi e di storia locale per un totale di 5067 documenti
Accesso Martedi, mercoledi e venerdi dalle ore 10,30 alle ore 13,00 sono ammessi (su richiesta motivata) studiosi, ricercatori e studenti conosciuti dalla direzione dell'ASDM o muniti di lettera di presentazione del proprio parroco o del proprio docente. Chiuso dal 15 luglio al 15 settembre. Indirizzo: Telefono:
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Capitello XI - XII sec. |
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