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BUTTA LAPASTA
Gli spaghetti sono uno dei piatti più caratteristici della cucina italiana, costituito da pasta di semola di grano duro lunga e sottile, a sezione circolare e con spessore variabile (tradizionalmente 3 mm per gli spaghettini, 5 mm gli spaghetti e superiore agli 8 mm nel caso di spaghettoni o bucatini). L'Italia è il principale paese al mondo per produzione, consumi, struttura produttiva ed esportazione nell'industria della pastificazione. La pasta italiana è infatti considerata la migliore in assoluto sia per il tipo di cultura, legata fortemente a valori storici e di radicata tradizione, sia per l'ottima selezione degli ingredienti base, ossia delle semole che vengono prodotte miscelando sapientemente i grani duri delle migliori qualità.
Tra i numerosi formati di pasta, gli spaghetti sembrano essere quelli più apprezzati all'estero, in particolar modo quelli conditi col pomodoro, alle vongole o i classici alla carbonara. Negli altri paesi gli spaghetti sono stati sottoposti a numerose varianti, spesso per creare piatti nuovi e originali o anche per semplice trasposizione di ricette per altri formati di pasta. Si possono così scoprire spaghetti al prosciutto, conditi con ampie fettine di prosciutto senza aggiunte di condimenti, "spaghetti bolognese", in certi casi venduti addirittura in lattina (tipico del Nord Europa) e preparati con una specie di ragù alla bolognese oppure spaghetti precotti, che nella maggior parte dei casi risultano comunque eccessivamente scotti. In Italia fortunatamente le ricette tipiche relative agli spaghetti sono tutte tradizionali e molto gustose, dal semplicissimo spaghetto aglio e olio fino alle versioni più condite, come quelli all'amatriciana, alla puttanesca o con salsa di pomodoro e formaggio grattugiato (generalmente duro e stagionato: parmigiano, grana e pecorino i più adatti), forse il più tipico tra tutti i piatti di spaghetti. |
ADORO CUCINARE E' una delle poche cose al mondo che riesco a fare anche se sono stanca, stravolta...mi rilassa e mi trasmette quella pace e calma interiore che poche altre cose sanno darmi...L'osservare i colori, i profumi che a uno a uno si mescolano...scoprire che certi ingredienti insieme si completano e danno forma a colori e profumi ancora più intensi, unici. |
Cibo e sesso sono da sempre un binomio forte
Vi siete mai chiesti perché un primo appuntamento si giochi in un ristorantino romantico? Atmosfera a parte, il cibo ha un forte impatto sessuale su mente e corpo. Il cibo è un tranquillante naturale, produce endorfine, ci calma e ci distende. Di conseguenza non mangiando siamo suscettibili e nervosi, quindi meno disposti ad abbandonarci al piacere, al punto che si può parlare di vera e propria ''anoressia sessuale''. Cala il desiderio e le energie si riducono drasticamente. La maggioranza degli italiani considera il menù imprescindibilmente associato a vita e amore e diventa una potente arma di seduzione. Per un romantico tête-à-tête gli abitanti del Belpaese non hanno dubbi: il 52% pensa ad una cena casalinga a lume di candela, considerata propiziatoria soprattutto dal campione degli over 60. Ma anche la trattoria caratteristica ha un suo posto nell'immaginario della della seduzione: il 23% vorrebbe sedurre qui il proprio partner, mentre solo il 14% si affida al fascino di un ristorante di lusso, preferito comunque dagli uomini . L'11%, infine, indica nell'albergo il luogo deputato alla seduzione, rinunciando al piacevole preliminare della cena romantica. Diverse le opinioni degli intervistati sull'amore dopo gli ''anta''. Secondo i 30-60enni sono i tabù culturali a dissuadere gli anziani dalla pratica sessuale, mentre per i 61-75enni la ragione risiede nel timore di non farcela. C'è poi, da parte degli over 60, una gran voglia di migliorare la vita di coppia (21,7%) e per raggiungere questo scopo molti vorrebbero poter disporre di una terapia di supporto quanto più possibile naturale, che sappia restituire qualità al rapporto sessuale. Proprio per parlare di questi temi l'Auser, Associazione per l'autogestione dei servizi e la solidarietà promuove una serie di incontri in tutta Italia, dedicati ad alimentazione e vita sessuale nella ''seconda giovinezza''. Gli esperti parleranno dei tabù e dei falsi miti che da sempre accompagnano il rapporto tra cibo e sesso, dell'importanza della prevenzione e del consulto medico da parte della coppia e daranno consigli sul processo dell'invecchiamento e su come scegliere una dieta appropriata. ''Chi è avanti con gli anni - spiega il medico Carlo Gargiulo, moderatore dell'incontro - tende a compensare una scarsa attività sessuale esagerando con il cibo. Per vivere bene la seconda giovinezza, invece, è importante mantenersi sessualmente attivi, seguendo una corretta alimentazione''. Puoi fare una domanda agli specialisti del forum e iscriverti alla newsletter, riceverai ogni settimana le notizie più importanti per la tua salute. |
IL FICO D’INDIA. Si dice che questo squisito frutto sia giunto in Europa con Cristoforo Colombo di ritorno dalle Americhe. Invece ancora prima, nell’827, i Saraceni lo importarono in Sicilia quando sbarcarono a Mazara. Le sostanze antiossidanti sono rappresentate essenzialmente da due composti betalainici : la betanina rosso-porpora e l’indicazantina gialla, con potere riducente molto elevato. chimico idrosolubile della vitamina E, uno dei principali antiossidanti biologici. Studi in vitro, hanno inoltre dimostrato che betanina e indicazantina, sono in grado di fornire una marcata protezione, sia alle cellule, sia alle lipoproteine LDL umane con azione antiossidante. Questo meccanismo d’azione si traduce in un’azione antiaterogena. |
La pizza ha tremila anni di storia. Nell’antico Egitto era usanza celebrare il genetliaco del Faraone, mangiando una schiacciata condita con erbe aromatiche. In epoca greca, Erodoto tramanda diverse ricette babilonesi che ci riportano a schiacciate e focacce di vario genere.
In epoca romana era uso cucinare focacce di farro, infatti, si pensa che la parolafarina derivi da farro mentre la parola pizza derivi da pinsa, participio passato del verbo pinsère che significa schiacciare, macinare. Lo stesso Virgilio narra in alcune sue opere, di alcuni contadini che usavano macinare chicchi di frumento, setacciare la farina ottenuta, impastarla con erbe aromatiche e sale, schiacciarla per renderla sottile e darle la forma rotonda e poi cotta al calore delle ceneri del focolare. Le tracce di questo alimento si ritrovano anche in epoca medioevale e rinascimentale dove si rinvengono variazioni culinarie sul tema, sia per il dolce che salato e differenti metodi di cottura. Quindi, possiamo considerare la pizza come alimento tipico delle culture che si sono affacciate sul bacino mediterraneo. Ma è in un dedalo di vicoli di Napoli che troverà la sua patria. pizza alla marinara (pomodoro, aglio, olio, origano) pizza pomodoro e mozzarella (pomodoro, olio, mozzarella, basilico) La sovrana apprezzò così tanto quest’ultima da voler elogiare l’artefice dando il suo nome alla creazione culinaria e da allora ecco la nascita della “Pizza Margherita”. |
Ode al carciofo Il carciofo dal tenero cuore si vestì da guerriero, ispida edificò una piccola cupola, si mantenne all'asciutto sotto le sue squame, |
Bucatini alla Matriciana
PREPARAZIONE:
INGREDIENTI:gr. 400 di bucatini gr. 150 di guanciale di maiale gr. 100 di polpa di pomodoro gr. 50 di pecorino romano ½ bicchiere d'olio d'oliva peperoncino sale pepe |
La Cucina è l’orticello da coltivare con cura, ogni angolo avrà il suo senso. Ogni particolare contribuirà alla riuscita di cene in famiglia o con gli amici. La Cucina è il nostro angolo di paradiso, l’unico che sa farci dimenticare lo stress quotidiano. . |
Inno alla Cucina La Cucina è un luogo intimo dove tutto può accadere in gran segreto. E’ un laboratorio per la propria vena creativa sempre alla ricerca di ingredienti nuovi per i tanti esperimenti culinari. La Cucina è lo specchio dell’anima dello Chef con il suo cappello magico che una ne fa e mille ne pensa. La Cucina è uno spazio in cui regna il caos, un caos ordinato perché la Padrona sa sempre dove trovare “l’utensile utile”. La Cucina è il tempo che passa tra i fumi dei forni a 180° e le nuvole farinose. E’ un vulcano di piaceri. |
Le Cerbiatte Ballerine |
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Il peperoncino
Il peperoncino arrivò in Europa stivato nelle caravelle di Colombo che tornavano nel vecchio continente. Fino al secolo sedicesimo, nessuno dei grandi popoli della civiltà occidentale aveva mai potuto aromatizzare le sue vivande con l’apporto di questo vegetale allegro, umile, vivificante. Il peperoncino, acutissimo al gusto, apparve subito adatto per conservare e insaporire le vivande. Il successo fu immediato ma non ci furono i risultati economici che si aspettavano. Il peperoncino, facilmente coltivabile dappertutto, si acclimatò benissimo nel vecchio continente, con grande delusione dei Reali di Spagna che videro cadere i loro sogni di prosperosi guadagni. Cosi mentre Spagna, Portogallo, Olanda e Inghilterra litigavano per accaparrarsi le “spezie” vere e proprie, quelle che attecchivano e crescevano solo nei paesi di origine, il peperoncino subisce una sorte diversa e diventa quasi subito la 'droga dei poveri', di tutti quelli che non potevano permettersi le costosissime spezie orientali. Niente business quindi: un destino popolare e demografico che in pochissimo tempo diffonde il peperoncino in tutto il mondo, soprattutto tra le popolazioni povere con regimi alimentari monotoni, carenti di proteine. Col peperoncino i Messicani impararono ad insaporire le tortillas, gli Africani la manioca, gli Asiatici il riso. In Italia, soprattutto i meridionali e in special modo i calabresi hanno reso più vivace e gradevole una cucina povera, vegetariana fatta di ingredienti umili e di pochissima carne. Il peperoncino rosso piccante ed i suoi effetti benefici Descrizione Botanica: Peperoncino rosso (Capsicum annuum). Appartiene alla famiglia delle Solanacee, come la patata, il pomodoro, il tabacco. Pianta annuale dal fusto eretto, foglie ovato-lanceolate, fiori bianchi solitari, frutto oblungo che da verde passa al giallo poi al rosso. La droga è costituita dal frutto che contiene capsicina, sostanza oleosa rubefacente, e la capsaicina, responsabile del sapore bruciante. Nel peperoncino sono presenti le seguenti vitamine: C, PP, E, K, P, ed A. Pertanto, da questa breve analisi del peperoncino si deduce la ricchezza di vitamine e di importanti enzimi che esso contiene. Le vitamine in particolare sono importanti stimolatori della vitalità dei tessuti e di tutto l’organismo, ma per poter essere assimilate dagli alimenti innanzitutto bisogna che questi siano consumati crudi, infatti una temperatura superiore ai 70° c danneggia irrimediabilmente qualsiasi vitamina. Grazie alla presenza di tante vitamine, il peperoncino aiuta l'organismo. La vitamina C previene le infezioni, soprattutto quelle che colpiscono l’apparato respiratorio, riduce gli indici di colesterolo nel sangue ed ostacola la sua formazione sulle arterie ritardando e prevenendo una delle malattie della terza età: l’arteriosclerosi. Inoltre, la vitamina C svolge un'azione protettiva, correlata principalmente al suo ruolo antiossidante nei riguardi di altre vitamine quali la D e la E . Le persone che hanno bisogno di una dose supplementare di vitamina C sono i fumatori, i diabetici, ed i bevitori. La vitamina A e i suoi derivati, i retinoidi, svolgono un importante ruolo nel metabolismo cellulare, mantenendo l’integrità morfologica e funzionale ed aumentando la resistenza alle infezioni batteriche. E' ben nota l'efficacia della vitamina A per i problemi della vista. La vitamina E è un antiossidante naturale, riduce il consumo di ossigeno nei muscoli di oltre il 40% ed agisce a favore delle vie respiratorie.
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