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Fabbri infiamma gli Assoluti: 22,82!

03 Agosto 2025

A Caorle il pesista azzurro centra la miglior misura al mondo dell'anno. Furlani 8,26 e Iapichino 6,78 nel lungo, Simonelli 13.18 nei 110hs, Battocletti conquista anche i 1500 metri dopo i 5000

Un grande lancio di Leonardo Fabbri illumina la serata conclusiva dei Campionati Italiani Assoluti, andati in scena a Caorle (Venezia). Il campione europeo di Roma 2024 vince il suo getto del peso con la misura di 22,82, la cifra della miglior prestazione mondiale dell’anno, quando mancano ormai poco più di quattro settimane alla rassegna iridata di Tokyo (13-21 settembre). Due lanci oltre i 22 metri per Fabbri: il primo, misurato a 22,16, e poi il quinto, il 22,82 che ha superato, in vetta alla lista mondiale 2025, il 22,48 dello statunitense Joe Kovacs. Ottimo test nel lungo per Mattia Furlani e Larissa Iapichino: il romano vince con 8,26 (vento nullo, per lui nella serata anche un buon 8,17), la fiorentina atterra a 6,78 (+1.1). Doppietta per Nadia Battocletti: la superstar trentina, dopo la vittoria di ieri nei 5000 metri, va a segno anche nei 1500 metri (4:06.12), superando Ludovica Cavalli (4:07.91) e la sempre più convincente Micol Majori (PB con 4:08.17). L’attesa prova dell’alto maschile va a Marco Fassinotti con 2,20, la stessa misura superata da Matteo Sioli, secondo (Gianmarco Tamberi è quinto con 2,12). Ostacoli di ottimo livello: Lorenzo Simonelli conquista il successo nei 110hs con un convincente 13.18 (+0.8), suo miglior crono dell’anno, terzo in carriera, identico al tempo che gli aveva regalato il titolo italiano lo scorso anno a La Spezia; Elena Carraro si impone a sorpresa nei 100hs con un significativo 12.87 (+0.5); la primatista italiana Giada Carmassi è seconda con 13.11. Nel giro di pista, avvincente la gara donne, con Alice Muraro (54.57 PB) ad imporsi su Rebecca Sartori (55.11) e Linda Olivieri (55.58). In campo maschile, efficace anche la corsa di Alessandro Sibilio, tricolore con 48.95. Sara Fantini aggiunge un titolo alla lunga lista dei suoi successi tricolore (nona vittoria all’aperto, 17esima totale) con un buon 70,42. Doppio giro di pista molto tattico e combattuto sia tra gli uomini sia tra le donne: si impongono Catalin Tecuceanu (1:47.61) e Marta Zenoni (2:00.57); per quest’ultima, ritorno sul gradino più alto del podio 10 anni dopo la prima volta. Nei 200 metri successi di Dalia Kaddari (23.23, -0.3) ed Eseosa Desalu (20.66, +1.2) che bissa la vittoria dei 100, mentre nel giro di pista la maglia tricolore finisce sulle spalle di Anna Polinari (51.77) ed Edoardo Scotti (45.79). Primo posto con personale per Enrico Saccomano nel disco (63,31), mentre nel giavellotto donne si impone Sara Zabarino (51,16). Titoli delle siepi per Osama Zoghlami (8:24.80 in volata sul gemello Ala, 8:24.92) e Gaia Colli (10:01.05), nei 1500 uomini titolo a Federico Riva (3:41.53); alto donne ad Asia Tavernini (1,87), peso a Daisy Osakue (15,55), che fa doppietta dopo il disco di ieri, asta uomini a Matteo Oliveri (5,51).

 

RISULTATI -  - FOTOGALLERY (ph. Grana/FIDAL)

FABBRI SHOW - Supera il 22,48 stagionale del due volte campione del mondo e tre volte argento olimpico Joe Kovacs, balza in vetta alle graduatorie mondiali stagionali a quaranta giorni dall’appuntamento clou e riceve l’applauso più caloroso, una vera standing ovation a Caorle. “Ottimismo” è la parola che Leonardo Fabbri (Aereonautica) porta a casa dagli Assoluti. “Obiettivo Tokyo - commenta Leo - manca poco più di un mese e si sta iniziando a vedere qualcosa di buono: l’Olimpiade di Parigi me la sogno ancora di notte, ora non voglio farmi scappare l’occasione dei Mondiali. È l’unica gara in cui bisogna lanciare lontano. Il 22,82 non deve esaltare troppo, ma deve dare consapevolezza di quello che valgo. È stata una serata bella, alla fine di una settimana molto positiva, in cui mi sono piaciuto in allenamento. Oggi sono stato bravo perché dopo il primo lancio avevo perso un po’ il ritmo invece sono stato in grado di riprendermi”. Bene anche il 21,04 di Zane Weir (Fiamme Gialle), terzo con 20,38 Nick Ponzio (Athletic Club 96 Alperia).

FURLANI C'È - Il bijou all’ultimo salto, staccando quasi fuori dall’asse di battuta e con vento nullo: ecco perché il volo migliore di Mattia Furlani (Fiamme Oro) intrinsecamente vale molto di più dell’8,26 (0.0) che si stampa sul display. Il campione del mondo indoor del lungo festeggia il primo titolo italiano assoluto all’aperto, con una serie in crescendo (8,01, 8,17) e con la sensazione di prendere sempre più confidenza con la nuova rincorsa. “Sono stati mesi di lavoro importanti, tra alti e bassi, bisogna rimanere concentrati a lavorare verso Tokyo”, il commento del bronzo olimpico. Ventenni scatenati. C’è un altro 2005 a un passo dagli otto metri: che salto di qualità per Francesco Inzoli (Fiamme Gialle) capace di 7,96 (-0.3) agli Assoluti, +13 centimetri sul personale. Terza piazza per Fabio Pagan (Atl. Biotekna) con 7,47 (+0.2). Due nulli iniziali, un terzo salto in sicurezza per non rischiare troppo (6,53/+2.0) regalando l’intera asse di battuta, quindi la miglior misura al quarto ingresso in pedana: Larissa Iapichino (Fiamme Oro) onora gli Assoluti con il suo 6,78 (+1.1), in una gara terminata con altri due salti a 6,54 nei tentativi finali. La campionessa europea indoor infiamma la tribuna (piena) di fronte alla pedana del lungo e indossa l’ottava maglia tricolore, la quarta all’aperto. Precede Arianna Battistella (Carabinieri) soddisfatta del suo 6,41 (+1.4) e Chiara Galvani (Atl. Brescia 1950) terza con 6,20 (+2.0).

1500: NADIA BIS - Difficile, difficilissimo, trovare il modo di batterla. Anche stasera Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre) impressiona in pista, e non conta che siano i 5000, o i 1500: vince a modo suo, con classe, potenza, eleganza. Ai -250 esplode i fuochi d’artificio, cambia ritmo, e le rivali, pur bravissime, sono costrette a rincorrere. L’argento olimpico mostra il ‘due’ al traguardo, a sottolineare la doppietta di Caorle (4:06.12), oggi davanti a Ludovica Cavalli (Fiamme Oro, 4:07.91) e ad una Micol Majori (Pro Sesto Atl. Cernusco) in piena ascesa (4:08.17) per bissare i progressi dei 5000. Tra gli uomini, l’ultima curva è decisiva per l’attacco vincente di Federico Riva (Fiamme Gialle), campione d’Italia con 3:41.53: sulla sua scia Pietro Arese (Fiamme Gialle, 3:42.58) e Joao Bussotti (Esercito, 3:42.73).

OSTACOLI: RILANCIO LOLLO - Il miglior Lorenzo Simonelli dell’anno macina gli ostacoli in 13.18 (+0.7) facendo piazza pulita in finale dopo il 13.41 (-0.7) della batteria. Del resto, per il portacolori dell'Esercito la voglia di riscatto dopo gli sfortunati 100 metri di ieri era tantissima: il campione d’Europa dei 110hs, con un’azione tra gli ostacoli che quest’anno non si era ancora mai apprezzata, distanzia nettamente Oliver Mulas (Athletic Club 96 Alperia, 13.77) e Nicolò Giacalone (Atl. Biotekna, 13.97). Nei 100 ostacoli, non vince la primatista italiana Giada Carmassi (Esercito), bensì Elena Carraro (Fiamme Gialle), sempre più costante e vicina ai suoi limiti con il 12.87 della finale (+0.5) al quale aveva già dato sostanza con il 12.97 (-0.1) della batteria. Carmassi manda a referto 13.11, podio per Celeste Polzonetti (Bracco Atletica) con 13.20.

SPRINT - Fausto Desalu (Fiamme Gialle) centra una doppietta 100+200 che mancava dal 1987: l’ultimo a riuscirci era stato Pierfrancesco Pavoni. Lo fa con il 20.66 (+1.2) dello stadio Chiggiato, un crono in parte condizionato da una partenza non fulminea. Il campione olimpico della staffetta di Tokyo resiste al rientro di Damiano Dentato (Studentesca Milardi Rieti) vice campione d’Italia con 20.80, ulteriore conferma della bontà della scelta di dedicarsi ai 200 metri. Terzo Filippo Cappelletti (Osa Saronno) con 20.85. Al femminile, non sbaglia Dalia Kaddari (Fiamme Oro), al quinto titolo negli ultimi sei anni, con 23.23 (-0.3): tutta di rimonta la gara di Vittoria Fontana (Carabinieri) ma il recupero non si concretizza del tutto (23.34, seconda) e sul podio c’è spazio anche per Gloria Hooper (Atl. Brescia 1950) con 23.38. Double Carabinieri nei 400 metri. È un dominio per Edoardo Scotti e per Anna Polinari, di pari passo con quanto espresso nelle ultime settimane. Edo, concentrato e convinto, con 45.79 distanzia Vladimir Aceti (Fiamme Gialle, 46.40) e Brayan Lopez (Fiamme Azzurre, 46.74). Anna aggredisce sin da subito il giro di pista e chiude in 51.77, staccando Alessandra Bonora (Fiamme Gialle, 52.24) e Virginia Troiani (Cus Pro Patria Milano, 52.75).

OSTACOLI - Sul velluto Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle), sempre in testa nella finale dei 400 ostacoli, di nuovo sotto i 49 secondi con il crono di 48.95. Vittorio Ghedina (Atl. Meneghina) capitalizza la propria evoluzione da specialista delle barriere basse difendendo con grinta il secondo posto (49.96) davanti al campione uscente Giacomo Bertoncelli (Atl. Insieme Verona, 50.04). Anche tra le donne sono rispettate le indicazioni stagionali: Alice Muraro (Aeronautica) sceglie una condotta di gara più conservativa nei primi cinque ostacoli, incalzata dal duo Fiamme Oro Linda Olivieri e Rebecca Sartori, ma è ancora ‘fresca’ al cospetto delle ultime due barriere: Muraro alleggerisce di altri tre centesimi il personale (54.57) dopo il titolo mondiale universitario di Bochum, Sartori e Olivieri seconda e terza con 55.11 e 55.58.

MEZZOFONDO - Una finale spettacolare negli 800 femminili: Laura Pellicoro (Bracco Atletica) ‘fa’ la gara per settecento metri, Eloisa Coiro la supera all’ingresso sul rettilineo, ma soprattutto sono eccezionali gli ultimi sessanta-settanta metri di Marta Zenoni (Luiss), il 'comeback' più felice di questa stagione dell’atletica italiana, capace di riprendersi il titolo degli 800 dopo dieci anni, da quando nel 2015 a Torino vinse da allieva a soli sedici anni. La bergamasca torna a indossare una maglia tricolore dopo sei stagioni e ribadisce il gran periodo di forma dopo il record italiano del miglio a Londra. È ‘oro’ con 2:00.57, Coiro scrive 2:00.66, terza Maria Colajanni (Cus Palermo) che con 2:01.18 soffia il podio a Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) quarta in 2:01.25. Altrettanto emozionante la sfida maschile: Catalin Tecuceanu (Fiamme Oro) cambia passo ai trecento dal traguardo, Francesco Pernici (Fiamme Gialle) alza la musica ai meno duecento con Giovanni Lazzaro (Aeronautica) in scia, ma le posizioni restano cristallizzate fino al termine. I tempi: Tecu 1:47.61, Pernici 1:47.68, Lazzaro 1:47.89. Questione di famiglia, come prevedibile nei 3000 siepi: è Osama Zoghlami (Aeronautica, 8:24.80) a imporsi in volata sul gemello Ala Zoghlami (Fiamme Oro, 8:24.92), che prova a sprintare soprattutto negli ultimi trenta-quaranta metri ma senza scalzare il fratello dal trono. E per la prima volta sul podio c’è anche il piccolo Noah, nato da poco più di un mese, per la gioia di papà Ala e di mamma Chiara Milardi. Terzo Giovanni Gatto (Quercia Dao Conad, 8:34.73). Al femminile i 3000 siepi premiano Gaia Colli (Carabinieri), via in progressione negli ultimi due giri (10:01.05 al traguardo) dopo aver proseguito a lungo in tandem con la campionessa uscente Eleonora Curtabbi (Fiamme Gialle), oggi seconda in 10:04.77. Non lontana, per la terza posizione, c’è Katja Pattis (Bozen Raiffeisen, 10:05.81).

SALTI - Non decolla la gara dell’alto, vinta da Marco Fassinotti (Aeronautica) con 2,20 alla seconda, un errore in meno di Matteo Sioli (Euroatletica 2002) che oltrepassa la quota alla terza. Non la serata che voleva Gianmarco Tamberi (Fiamme Oro), quinto con 2,12 e tre errori a 2,16, a pari merito con Ernesto Pascone (Cus Palermo). Sul podio, terzo posto, ci va Manuel Lando (Aeronautica) con 2,16, quarto Eugenio Meloni (Carabinieri) con la stessa misura. Nell’alto femminile, 1,84 è già una quota decisiva per Asia Tavernini (Fiamme Oro), sbagliata per tre volte da Giulia De Marchi (Atl. Vicentina), seconda con 1,81, mentre erano uscite di scena con 1,78 Elena Vallortigara (Carabinieri), purtroppo infortunata al ginocchio sinistro nel primo tentativo a 1,81, e Aurora Vicini (Carabinieri), terze a pari merito. Col titolo in tasca, la trentina Tavernini che di recente è stata d’argento alle Universiadi aggiunge altri tre centimetri: 1,87 alla terza, poi tre ‘x’ a 1,90. Quota 5,51 consegna a Matteo Oliveri (Carabinieri) il titolo dell’asta, davanti al campione europeo U23 Simone Bertelli (Fiamme Gialle) che supera 5,46 e non riesce a oltrepassare 5,56 (una volta) e 5,61 (due). Andrea Demontis (Cus Cagliari) 5,21 per il terzo posto.

LANCI - Vola il disco di Enrico Saccomano (Aeronautica). Caorle batte Ramona: primato personale portato a 63,31, +1 centimetro rispetto a quanto fatturato negli Stati Uniti in aprile nella località tradizionalmente favorevole per i lanci. Nella serie del friulano anche 62,15 e 61,18, per legittimare la vittoria sul compagno di club Alessio Mannucci (Aeronautica, 58,56) e Carmelo Musci (Fiamme Gialle, 56,66). Nel martello, prosegue la striscia di successi per la campionessa europea Sara Fantini (Carabinieri) autrice di 70,42: nella foto-ricordo anche Rachele Mori (Fiamme Gialle, 65,46) e Keren Mbongo (Assindustria Sport, 57,81). Daisy Osakue (Fiamme Gialle) completa la doppietta disco+peso: per la prima volta è campionessa italiana nella specialità che le appartiene meno, ma che adora. Frutto del suo 15,55 all’ultimo lancio, per superare in extremis Sara Verteramo (Battaglio Cus Torino, 15,41), con Vivian Osagie terza: 14,54 per la pesista della Self Montanari Gruzza. Il vento non aiuta le giavellottiste, il 51,16 di Sara Zabarino (Acsi Italia) è sufficiente per la prima piazza davanti ad Adele Toniutto (Team Treviso, 50,84) e Paola Padovan (Carabinieri, 50,18).

STAFFETTA 4x400 - Campioni italiani gli uomini dell’Atletica Chiari 1964: 3:10.24 per Andrea Bordiga, Michele Falappi, Alessandro Astolfi, Vanni Akwannor, davanti a Cus Pro Patria Milano (3:10.68) e Assindustria (3:10.96). Tra le donne, a segno il Cus Pro Patria Milano con Lucrezia Lombardo e le gemelle Troiani (Serena, Alexandra e Virginia) in 3:36.92: precedono Cus Parma (3:39.52) e La Fratellanza 1784 Modena (3:44.46). fonte fidal.it

 

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