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CESARE MONETTI & DANIELA  DE STEFANO DIARIO DI UNA PAZZIA D'ESTATE  2025

DAY 1 - La VUELTA 97km - Quanto è lontana l'Andalusia dalle dolci colline umbre? Neanche 48 ore, tempo di mandare i miei figli a Roma Fiumicino per andare a Riga, noi rientrare a Milano, smontare le bici e andare a dormire in aeroporto a Bergamo per prendere un volo per Malaga alle 6 del mattino.

 

(continua..in aggiornamento fino al giorno 20 ) 

 

E si parte. Via, verso la Catalogna e Barcellona.

Dopo una notte insonne, atterraggio alle 8.30, montaggio bici in aeroporto e alle 10 partenza.

 

Prima tappa Malaga e poi la splendidissima costa fino alla zona di Granada.

Caldo si, 35 gradi fissi, ma gestibile fino alle 14.30...poi i 36 gradi sono diventati un fuoco fino alle 17.

 

Incontrato il fotografo @Davide Dax riferimento di PhotoToday in Spagna .

97km che sulla carta dovevano essere semplici ed invece si sono rivelati rognosi e duri, con tanta salita e ovviamente incessante vento in faccia che soffiava da est. La fortuna non è mai con noi.

 

Prima sera spagnola...si mangia qualcosa e si va a dormire presto, l'idea come sempre è riuscire a partire alle 6 e finire la tappa entro le 13 o le 14 prima di doverci fermare per ore e ore sulla strada...che stanca parecchio.

Il 20 sera abbiamo un aereo...che il pedale sia con noi!   VIDEO

 

DAY 2 - LA VUELTA - 131km e +1150 metri dislivello

Abbiamo trovato la strada perfetta, quella che parte da dopo Almunecar verso Almeria. Niente traffico, no moto, no camper, no auto, solo qualche bici e silenzio.

E asfalto perfetto.

E panorama stupendo a picco sul mare.

Su e giù come si fosse sulle montagne russe.

Avevamo l'obiettivo di chiudere la tappa odierna entro le 14, entro 'il grande caldo'.

Ce l'abbiamo fatta anche se con un'ora di ritardo, ma il vento è stato nemico anche oggi regalandoci fatica e lentezza costringendoci spesso a pedalare anche in discesa.

Ma va bene così, siamo passati per decine di chilometri nella zona con serre da coltivazione più grande d'Europa, immensa. Un caldo totale a passarci vicino, ma super presente chilometri e chilometri di ciclabile. Nel nulla. Unico davvero.

E ora ? Il premio è il mare..  VIDEO

 

DAY 3 - LA VUELTA 140KM +1300D

Partenza anticipata col buio, temevamo un po' questa tappa e intatti si è rivelata particolarmente difficile.

Iniziamo a perderci (grazie Google Map...) dopo 15km finendo in una pietraia dove è stato necessario camminare 4km con le scarpe da bici tra sassi e sabbia, difianco all'autostrada...maledizione più di mezz'ora buttata. Lì doveva esserci una strada...

E poi tante, infinite, salite e salitone in paesaggi da far West nella Murcia, un gran Canyon davvero tra le montagne.

Pochissima gente, tutto chiuso, pochissimi paesini e a ferragosto nessuno in giro tranne i colpi di qualche cacciatore non troppo lontano...

Il mare, il turismo...è lontano anni luce da questi posti.

Il caldo che sale e il tempo che scorre forte, arrivano le 13, le 14, la temperatura da ore è fissa a 36 gradi. Mancano 20km di salite, fermarsi fino alle 18 e dunque accampati jn terra da qualche parte o continuare e tenere duro fino a fine tappa?

Yes, si va avanti!...risposta esatta. Caldo totale ma sempre in spinta sui pedali e alle 16 in hotel almeno.

Tenete conto che le ore più calde qui sono dalle 15 alle 17...

Ora? Alle 19 vado al mare, alle 20.30 mangio, alle 21.30 sono a dormire.

Domani la tappa più lunga ma obbligata fino ad Alicante...179km previsti...partiremo ancora prima sperando di non andare dispersi subito tra le mulattiere tra i monti.

Certo per un viaggio così ci vuole tanto spirito di adattamento.Un pizzico di coraggio Mai darsi per vinti Testa dura e self control. Resistenza alla sete, al caldo, al sudore, allo sporco totale...Buon Ferragosto-  VIDEO

 

DAY 4 - LA VUELTA 176km +1300d

Boom!!! Fatta! Era la giornata più temuta, quella prevista più lunga di tutte e con almeno 3 catene montuose da superare.

E invece è andata bene, è scivolata via quasi semplice. Da giorni sapevamo che con oggi avremmo svoltato con il percorso da ovest a Est andando verso nord...e il vento era previsto da sud!

Che culo, si è avverato.

Quando ti svegli alle 5, esci col buio pesto, sai che devi fare quasi 180km a 37 gradi...non è che sei felicissimo issimo issimo...

Un po' di preoccupazione in me c'era: e se non ce landovessi fare? Se arrivano i crampi? Qui non c'è il salvagente...non abbiamo un camper che ci scorta...

Dunque dopo le montagne, dopo Cartagena, pur essendo nel caldo più totale con 38 gradi alle 12 il vento in poppa ci spingeva facile a 30 all'ora. Finalmente.

Difficili i primi 55km con le montagne, coperti in ben 3 ore 10, diversi chilometri al 12-13% di pendenza

Davvero dura, per fortuna affrontate all'alba e a inizio percorso.

È andata di fortuna...avessimo affrontato le asperità dopo 140km...saremmo ancora lì.

Alla fine 'atterrati' ad Alicante alle 19, brutti sporchi e affamati, segue classica litigata per portare le bici in camera ma ho vinto io...pizza e tagliatelle al ragù al primo ristorante visto a 10 metri dall'hotel e ora si dorme.

12 ore e mezza in giro, oltre 8 ore di pedalata effettiva, caldo afosissimo e sole molto forte che ci ha costretto a tante minisoste oltre alla giga-sosta con la Siesta dalle 14.30 alle 16.30.

Abbiamo calcolato che abbiamo bevuto oggi circa 8 litri di acqua a testa, 2 Pesche, 1 litro di yogurt da bere, una coca cola, stasera una bottiglia di San Miguel a cena perché insomma i sali vanno reintegrati.

È andata...si...domani 150km e vi parlerò anche del rispetto delle auto verso i ciclisti. È di più o di meno rispetto all'Italia secondo voi? Rispettano il 1,5 metri per sorpassarti?    VIDEO

 

DAY 5 - LA VUELTA 144km +1265d

Tappa di passaggio, poco e niente vista mare, tanto solo sulla statale, infiniti rettilinei. Dimenticabile.

Unica nota positiva siamo arrivati presto, il mare e un po' di recupero ci aspettano.   VIDEO

 

 

 

DAY 6 - LA VUELTA 149km +d450m

Tappa sulla carta semplice semplice, la prima vera senza troppe salite. A darci filo da togliere il vento da nord-estb bello forte...cioè in faccia completo dall'inizio alla fine.

Ci ha costretti ad un andamento lento, dunque non siamo arrivati al paesello previsto entro il caldone delle 14.

Dunque...pranzo sul mare e ripartenza intelligente per coprire gli ultimi 25km tra le 14.30 e le 16 circa. Si...ci vuole tempo con le dovute pause all'ombra ogni mezz'ora circa...

Vabbé...comunque abbiamo visto Valencia dove parte e arriva la maratona e rubato fichi come colazione alle 7 del mattino.

Barcellona si avvicina...ma i chilometri, le salite e i venti da domare sono ancora tanti.

La Spagna si sta rivelando davvero dura. Però si viaggia stra bene...un rispetto assoluto per i ciclisti.  VIDEO 

   

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DAY 7 - LA VUELTA 152KM +d632m
Siamo a 998km totali, le gambe iniziano ad essere belle appesantite.
Ma bisogna andare avanti.
Dopo aver dormito e cenato in un hotel sulla nostra statale N340 che ci accompagnerà quasi fino a fine corsa, stamattina ci ha svegliato la pioggia e partire al buio alle solite 6.30am sotto la pioggia e la strada allagata non è stato il massimo e ci ha costretto a qualche sosta stop&go fino alle 11 circa.
Poi ovviamente nelle ore più calde è uscito il sole totale.
Poco mare, tanta statale, molte montagne, tanto su e giù. Una Spagna che non ci aspettavamo, cerchiamo di trovare comunque delle positività.    VIDEO 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DAY 8 - LA VUELTA 109KM FINISH-Line

B-A-R-C-E-L-L-O-N-A

Tappa finale con brivido, dalla splendida Tarragona (bella scoperta davvero!) alla meta finale di Barcellona.

Ultimi 109km, davvero spettacolari (era ora), di questa VUELTA che fisicamente ci ha messo abbastanza alla prova con tanta salita e il gran caldo.

Avevamo chiamato già 2 settimane fa, poi lunedi, poi ancora ieri per ulteriore conferma, un negozio bike in città affinché ci conservasse due scatole per le bici per imbarcarle in aereo.

Si si, vi aspettiamo.

Si si, sono qui.

Arriviamo...eh le abbiamo buttate ieri sera!!!

Mannaggia e noi moh come lo prendiamo il volo stasera?

Con un po' di insistenza ne hanno tirate fuori altre due di 'carcassas' e dunque smonta le bici in mezzo alla Rambla, stai sotto la pioggia ad attendere autobus e poi treno per l'aeroporto (non facile portare i 2 cartoni) e finalmente con largo troppo troppissimo anticipo siamo al check-in.

Volo spostato alle 23...da Malpensa stanotte si rimonta la bici e si viene a casa all'alba.

Forse.

Chissà.

Comunque ohhh..From Malaga to Barcelona...FATTO    VIDEO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Daniela De Stefano è  Cesare Monetti.

Non è stata una buona idea, partire da Malaga con poche ore di sonno, km su km tra caldo e salite fatte di colline brulle, silenzio, caldo e quel vento che ci ha presi a schiaffi, facendoci spesso guadagnare la strada centimetro per centimetro, per affacciarsi dai tanti mirador che ci hanno riempito gli occhi di bellezza e voglia di cercarne altra.

Non è stata una buona idea, sulla strada il caldo ci ha costretti ad una continua provvisorietá fatta di equilibri precari, tenuti a galla da un pizzico di fortuna. Così abbiamo incontrato il bar Maria Rosa, per caso, dopo un errore di percorso, unica oasi per km in questo infuocato ferragosto, un passante che ci ha offerto dell'acqua che così buona non era mai stata, messaggi benauguranti che ci hanno incoraggiati attraverso una geografia non proprio amica.

Non è stata una buona idea perché Barcellona sembrava lontanissima passando per le infinite serre dove lavorano i veri eroi, quelli col fisico bestiale, che portano avanti il progetto della vita passando per sudore e fatica veri, mentre a noi sembrava duro spingere la bici tra sassaie o sull'asfalto bollente. Sullo sfondo sempre Barcellona, ad accompagnarci la danza dei profumi di menta, finocchio selvatico e liquirizia, le distese di ulivi e i carrubi alternati al sollievo dell'ombra dei pini marittimi.

Una provincia al giorno, Malaga, Almeria, Alicante, Valencia, Tarragona e Barcellona, città belle, ricche di storia, strade presidiate da fortezze imponenti e sculture di tori, saline che rigurgitano sale e accolgono i fenicotteri.

Così ci siamo trovati a Tarragona nel giorno della festa di Sant Magi, a palpare che alcune tradizioni proseguono tra i fiati dei giovani e la sorpresa dei bambini.

E anche se non è stato proprio semplice è stato bello condividere piccole esperienze con la gente, trovarsi a colazione tra un gruppo di harleysti un po' over, che insegnano che la passione non ha età ed è il fuoco che alimenta la vita, e a cena in un motel di camionisti che, tra porzioni di una gara tra nonne, si stanno ancora chiedendo se le bici non siano davvero a motore, ed essere guidati da una nonnina sconosciuta tra le bellezze romane di Tarragona.

Poi è venuto il momento tanto atteso, la costa tra Tarragona e Barcellona, una strada incantata, immagini congelate da un sole velato ancora basso. Gli spagnoli e i catalani meritano un applauso perché abbiamo percorso 1110 km di strada dall'asfalto quasi perfetto e sempre amico dei ciclisti, tutti tra automobilisti rispettosi, mentre da casa nostra arrivavano notizie drammatiche di ciclisti finiti dalla fretta, tra 100 anni o prima o poi, magari anche l'Italia potrà essere un paese per chi ama le due ruote. Non è stata affatto una buona idea, è stata come sempre un'idea strepitosa, un'esperienza unica, un pot pourri di emozioni, positive o negative poco importa, forti, decise, come ogni colpo di pedale che porta in cima ad una salita.

Questa volta più che mai l'onda di vibrazioni sarà più intensa e lascerà dietro di se l'energia da cui nascerà la prossima attesissima avventura...

#lavueltadeipoveri #damalagaabarcellona

 

AY 9 - LA VUELTA

No..non doveva esserci il giorno 9.

Dovevamo essere a casa all'alba, ma WizzAir ha pensato bene di annullare il volo delle 22.30 conunicandocelo alle 2.30 di stanotte!

Noi in bici partiamo e arriviamo. L'aereo ci ha piantati. Forse avremo un risarcimento, ma il problema vero è rientrare a Milano, cosa impossibile o quasi.

No voli a costi accessibili sia su Milano, Genova, Bologna, Venezia, Verona...

Viaggiare con i 2 scatoloni da imballo bici non è facile, sui treni non ti accettano e Barcellona Milano significa cambiare 3 treni e spostarsi non è facile.

Senza aver dormito, senza aver mangiato, alle 5.30 decidiamo di andare alla stazione dei bus, online sono tutti prenotati, tutti busy.

Primo problema trovare un taxi furgone...siamo fortunati...trovato.

Secondo problema...cellulare scarico.

Alla stazione bus, posto squallido, poche informazioni, bus tutti strapieni fino a venerdì sera e non accettano le scatole bici, troppo grandi.

Auto a noleggio...con rilascio a Milano, la più piccola sono 1350 euro...anche No..

Siamo bloccati a Barcellona, senza poterci muovere con sto fardello di cartone da 15kg appresso.

Alle 9, stanchi sporchi e cattivi, (siamo arrivati ieri in bici da Tarragona e mai ci siamo cambiati-docciati) abbiamo trovato una possibilità. ...sembra che stanotte arriveremo a Milano.

Ci sarà da rimontare la bici e andare a casa. Forse.

Ah...per qualche ora stanotte abbiamo pensato di rimetterci in bici verso il confine francese...

..L'ultima prova la più dura quella che forgerà definitivamente lo spirito e la mente. 

ESTATE 2025 DA RICORDARE PER LA TANTA FATICA,  LE TANTE EMOZIONI, LE TANTE CURIOSITA',MA ANCHE PER LA TANTA VOGLIA DI CONFRONTARSI CON SE STESSI E VIVERE LA VITA  FULL ADRENALINICA.

 

salvatore auddino